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    Energia geotermica in Italia

    Dati energia geotermica in Italia e dove si trovano le centrali, vantaggi

    da Redazione | 28 Ottobre 2024

    L’energia geotermica, ovvero l’energia sprigionata dalla Terra sotto forma di calore, è pulita, rinnovabile e inesauribile. Il potenziale estraibile e sfruttabile di energia geotermica in Italia è sorprendente: parliamo di un valore compreso fra i 5.800 ed i 116.000 TWh (terawattora) di energia. Se consideriamo che il fabbisogno annuo del nostro Paese è leggermente superiore ai 300 TWh, la portata dei valori precedentemente indicati salta subito all’occhio.

    Di fatto, se paragonata all’utilizzo nazionale di energia proveniente da altre fonti, quella geotermica occupa appena pochi punti percentuali. Il suo uso è purtroppo ancora marginale, nonostante l’altissimo potenziale dovuto alla considerevole ricchezza di risorse geotermiche nella Penisola.

    Tuttavia, nonostante il ruolo così marginale dell’energia geotermica, l’Italia può attualmente vantarsi di essere fra i maggiori produttori sia a livello europeo che mondiale.

    Come funziona l’energia geotermica?

    L’energia geotermica sfrutta il calore interno della Terra per produrre energia elettrica e per fornire il riscaldamento o la climatizzazione degli ambienti attraverso l’utilizzo di diversi sistemi.

    Man mano che si scende in profondità, la temperatura del suolo aumenta: di 3°C ogni 100 metri. Le acque sotterranee, a contatto con rocce ad alte temperature, si trasformano in vapore; a partire da questo si genera l’energia termica. Per utilizzare questo calore è necessario convogliare i vapori attraverso la geotermia: tramite delle trivellazioni il vapore viene fatto concentrare in superficie e alimenta una turbina da cui si sprigiona energia green grazie a degli alternatori, senza emissioni nocive in atmosfera. L’energia geotermica può essere facilmente riutilizzata e alimentata.

    Ora che abbiamo brevemente spiegato come funziona, analizziamo la situazione in Italia, i vantaggi e svantaggi per comprendere perché potrebbe diventare una soluzione energetica del futuro.

    Energia geotermica in Italia: i numeri

    L’utilizzo dell’energia geotermica in Italia ha origini molto antiche: questa, infatti, veniva addirittura sfruttata ai tempi dell’Impero Romano, come testimoniano le numerose terme romane sparse lungo lo Stivale. Saranno però necessari diversi secoli, fino all’inizio del Novecento, affinché la geotermia venga utilizzata per gli scopi energetici attuali. Come abbiamo già accennato, il geotermico occupa in Italia pochi punti percentuali se paragonato al fabbisogno energetico complessivo. Secondo i dati recenti, parliamo di poco meno del 2% e del 5% circa per quanto riguarda le sole fonti rinnovabili.

    In Italia sono ricavati ogni anno circa 6 TWh di energia geotermica, per una potenza installata di circa 1.100 Megawatt, di cui circa 600 corrispondono alla potenza degli impianti geotermoelettrici.

    Dove si trovano le centrali geotermiche in Italia?

    Senza dubbio, la regione italiana che, per ragioni sia storiche che geologiche, è considerata il centro della geotermia è la Toscana.

    Nel Complesso Geotermico di Larderello, in provincia di Pisa, fu costruito, nel 1913, il primo impianto geotermico della storia e attualmente si trova il più grande impianto geotermico di tutta Europa.

    Oltre all’impianto di Larderello, sono stati poi costruiti numerosi altri impianti geotermici in Toscana, fino ad arrivare a più di 30 impianti complessivi, situati principalmente nei pressi di Pisa, Grosseto e Siena.

    In particolare, nella provincia di Grosseto troviamo il Monte Amiata, complesso vulcanico dal quale proviene un enorme parte dell’energia geotermica Toscana grazie al calore prodotto dall’intrusione di un plutone magmatico al di sotto del complesso vulcanico stesso.

    Oltre alla Toscana, protagonista assoluta del geotermico italiano, vi sono numerose altre regioni italiane caratterizzate da abbondanti risorse geotermiche. In particolare, menzioniamo:

    • La Campania dove, vicino a Napoli, nella zona di Pozzuoli, si trova un importante impianto geotermico di sperimentazione.
    • Il Veneto, nei pressi di Padova.
    • L’Emilia-Romagna presso Casaglia.
    • La Sicilia, presso Sciacca, Alcamo e sulle isole Eolie e di Pantelleria.
    • Anche il Friuli-Venezia-Giulia sfrutta il geotermico, soprattutto nei pressi della città di Grado.

    Tuttavia, nessuna regione è paragonabile alla Toscana per quanto riguarda l’impatto sul bilancio energetico italiano.

    Energia geotermica in Europa e nel Mondo

    A livello Europeo, i tre attori principali per quanto riguarda l’energia geotermica sono la Turchia, l’Italia e l’Islanda.

    Il distacco fra l’Italia e gli altri Paesi del Centro e Nord Europa è considerevole: basti confrontare i nostri quasi 1.100 Megawatt di potenza installata con i quasi 700 Megawatt della Francia, gli appena 400 della Germania, i 33 del Portogallo o i 3 della Spagna.

    In termini di energia effettivamente prodotta, i dati italiani e islandesi sono quasi identici, entrambi i Paesi hanno infatti una media di 6 TWh annuali. Se pensiamo invece di capacità installata, l’Islanda supera notevolmente l’Italia, con ben 2.900 Megawatt.

    I dati della Turchia sono invece di gran lunga superiori: il Paese produce infatti 7,7 TWh annuali di energia per una potenza installata di 2.500 Megawatt.

    Volgendo lo sguardo a livello mondiale, l’Italia rientra fra i primi 10 paesi sia per potenza installata che per energia geotermica generata.

    I principali produttori sono gli Stati Uniti e le Filippine, i cui dati sono di gran lunga superiori a quelli italiani. Di pochi punti percentuali sopra l’Italia vi sono invece l’Indonesia e il Messico.

    Energia geotermica: vantaggi

    Parliamo delle caratteristiche positive comuni alle altre fonti rinnovabili, poi andremo nello specifico.

    Innanzitutto, l’energia geotermica è una fonte pulita e rinnovabile che permette di abbattere la produzione di anidride carbonica, di polveri sottili e di altre sostanze tossiche che sono la causa dell’effetto serra e che contribuiscono al cambiamento climatico. Utilizzando l’energia proveniente dal sottosuolo si rinuncia all’utilizzo dei combustibili fossili, e inoltre la sua erogazione è costante.

    Adesso elenchiamo i numerosi vantaggi dell’energia geotermica che la distinguono dall’eolico, dal solare e dall’idroelettrico.

    • Maggior produzione di energia elettrica

    L’energia geotermica può funzionare senza sosta e quindi l’energia ricavata equivale alla potenza moltiplicata per le ore di utilizzo. Rispetto agli impianti fotovoltaici, eolici ed idroelettrici, l’energia ricavata è maggiore a parità di potenza installata.

    • È un’energia sempre disponibile e costante

    Il geotermico non dipende dalla stagione, dal clima, dall’alternanza tra notte e giorno, ma è sempre disponibile e la sua produzione continua. Grazie al riciclo del vapore prodotto, tutto lo scarto di produzione viene rimesso in circolo, ottenendo così un risparmio in termini economici.

    • È silenziosa

    Gli impianti geotermici, sia a uso domestico sia all’esterno delle grandi centrali, non producono inquinamento acustico. Il geotermico produce un rumore impercettibile, tolta la fase di realizzazione degli impianti e degli scavi.

    • Abbatte i costi di gestione

    Gli impianti, specialmente ad uso domestico, richiedono poca manutenzione: si tratta di un sistema a circuito chiuso; quindi, la pressione dei fluidi nelle tubature si mantiene da sé e sono pochissime le parti elettriche e meccaniche che potrebbero guastarsi. In confronto ad un impianto tradizionale, consente una riduzione dei costi che può arrivare anche all’80%. Non ci sono, inoltre, rischi di emissioni nocive e di incendi.

    • Crea occupazione

    Secondo i dati del Gestore dei servizi energetici (GSE), a parità di potenza installata, il geotermico è l’energia rinnovabile che determina più occupazione indotta, maggiore rispetto all’eolico e al fotovoltaico.

    • Occupa spazi modesti

    Il geotermico non necessita di grandi spazi e ha bisogno di poca acqua. Per produrre 1 gigawatt di energia serve una superficie di circa 4 km2, mentre per un parco eolico ne servirebbero 12. Un impianto moderno utilizza 20 litri di acqua per MWh. Inoltre, durante il funzionamento i flussi sono organizzati in maniera tale da reimmettere in circolo il calore che non può immediatamente essere sfruttato.

    • È ottima da sfruttare per la tua casa

    Un impianto geotermico può essere predisposto sia per il riscaldamento che per il raffrescamento: dalle abitazioni agli uffici, ai centri commerciali e altri edifici; senza l’ausilio di due apparecchi (caldaia e condizionatore) un impianto di tipo geotermico è in grado di riscaldare la casa d’inverno e raffreddarla d’estate. Riduce i consumi di energia primaria tra il 30 e il 70%, perché può fungere anche da caldaia o boiler e quindi per riscaldare l’acqua per uso sanitario.

    Parliamo ora dei punti negativi.

    Energia geotermica: svantaggi

    È necessario anche guardare l’altra faccia della medaglia e valutare gli elementi sfavorevoli legati alle centrali geotermiche che elenchiamo qui di seguito:

    • È difficile individuare i giacimenti. Dal geotermico deriva solo l’1% della produzione mondiale di energia, questo perché i giacimenti sono dispersi e a profondità elevate, da cui non sempre è possibile attingere.
    • Odore sgradevole. Se da un lato un impianto geotermico non inquina a livello acustico e dal punto di vista delle emissioni, lo fa a livello olfattivo. Emette infatti un odore sgradevole, dovuto all’idrogeno solforato, che potrebbe turbare coloro che vivono in zona.
    • Impatto negativo sul paesaggio. Ad ogni centrale devono corrispondere grosse tubature che vanno ad impattare sul panorama.
    • Alti costi iniziali. Mettere su un impianto di questo tipo può essere parecchio costoso e non tutti i terreni sono adatti a ospitarne uno.
    • Effetti sulla stabilità del terreno. Sono rari ma comunque da tenere in considerazione. In Svizzera, ad esempio, una centrale è stata chiusa perché ritenuta responsabile di scosse di terremoto.

    Il problema dell’odore può essere risolto completamente con opportuni impianti di abbattimento installati in punti cruciali, e anche l’impatto estetico può essere risolto affidandosi a dei particolari progetti di bio-architettura. Si tratta comunque di problemi sensibilmente inferiori rispetto a quelli provocati da altri tipi di impianti industriali finalizzati alla produzione di energia.

    Tendenze, innovazioni e curiosità

    La crescita del rendimento è sicuramente una delle prospettive più attraenti del geotermico e di varie altre fonti rinnovabili di energia. Oggi il rendimento degli impianti geotermici supera il 20%, a fronte di pochi punti percentuali fino a pochi decenni orsono. Attualmente gli impianti possono ricavare ben 4 volte la quantità di energia necessaria a tenerli in funzione, dato decisamente positivo.

    Una delle innovazioni tecnologiche principali riguarda la capacità di evitare che gas climalteranti o tossici fuoriescano dal sottosuolo e siano dunque immessi in atmosfera. L’aumento della capacità installata e il miglioramento tecnico degli impianti portano ad un accrescimento costante delle quantità di CO2 di cui si evita ogni anno, con la geotermia, l’immissione nell’atmosfera.

    Esiste inoltre la cosiddetta geotermia a bassa entalpia: una sorta di geotermia inversa, in cui il sottosuolo è sfruttato come un serbatoio per contenere il calore in eccesso ottenuto durante l’estate, il quale sarà poi recuperato, in forma di energia elettrica, nei mesi più freddi.

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