Home  >  Energit time  >  Chi chiamare in caso di blackout?

Chi chiamare in caso di blackout?

chi chiamare in caso di blackout? numeri utili

da Redazione | 05 Ottobre 2022

Il più delle volte l’assenza di corrente durante una determinata fascia oraria e in una determinata zona è programmata per via di lavori alla rete elettrica e dunque preventivamente segnalata all’utente: in questi casi non ci sarà bisogno di contattare alcun numero verde.

Tuttavia, può capitare che la situazione sia improvvisa e senza preavviso; potrebbe allora rivelarsi utile essere a conoscenza degli appositi numeri verde: sapete chi chiamare in caso di blackout?

Cosa è un blackout?

Il blackout è un interruzione improvvisa e completa della fornitura di energia elettrica in un’area più o meno estesa e per una significativa durata di tempo.

Il blackout può essere programmato, in modo ad esempio da consentire la riparazione e manutenzione della rete elettrica, può essere causato da un’anomalia nell’impianto elettrico (della rete nazionale o anche solo domestico), o infine può essere dovuto ad un mancato pagamento della bolletta.

Chi chiamare in caso di blackout?

Nel caso in cui manchi la corrente, bisogna chiamare il numero verde dell’ente distributore di energia. Qui è importante fare una dovuta precisazione: spesso i termini vengono confusi, ma il distributore non è il fornitore: si tratta di due società dalle funzioni ben distinte. Se il fornitore con cui si stipula il contratto, come ad esempio Energit, vende l’energia al cliente finale, la società distributrice gestisce i contatori e le reti di distribuzione. Inoltre, mentre il fornitore può essere scelto dal cliente in base alle offerte che questo propone, il distributore non può essere scelto, ma dipende semplicemente dalla zona in cui si risiede. In Italia ci sono 128 società di distribuzione dell’energia.

Quindi, per ricapitolare, in caso di blackout e quindi di mancanza di corrente elettrica, se si vogliono ottimizzare i tempi di intervento, bisogna contattare la società distributrice tramite numero verde o altri format di contatto: nel sito dei distributori e nel sito dell’ARERA sono presenti tutti i numeri utili al riguardo.

Se si è in dubbio su chi chiamare in caso di blackout, può essere inoltre utile trascriversi il numero verde unico di e-distribuzione 803.500. Il numero è attivo 24 ore su 24 e può essere contattato indipendentemente da quale sia il proprio gestore ed indipendentemente che si aderisca al servizio di maggior tutela o che si abbia una tariffa sul mercato libero. Inoltre, sempre contattando il medesimo numero verde, sarà possibile conoscere lo stato di risoluzione.

Possibilmente, a meno che la situazione di blackout non abbia causato feriti, è bene evitare di chiamare i Vigili del Fuoco.

Quindi, per riassumere, chi chiamare in caso di blackout e chi non?

Chiama:

  • Il numero verde del distributore relativo alla propria zona;
  • oppure il numero verde unico di e-distribuzione 803.500.

Non chiamare (salvo casi eccezionali):

  • I Vigili del Fuoco.
  • Il tuo fornitore di energia.

Comportamenti in caso di blackout

In caso di blackout è innanzitutto indispensabile rimanere calmi, non farsi prendere dal panico e non improvvisare, ad esempio accendendo candele col pericolo di trovarsi troppo vicini a materiali infiammabili.

Evitate di aprire il frigorifero o il congelatore: in questo modo la temperatura al loro interno si alzerà più lentamente ed i cibi potranno conservarsi più a lungo.

Con l’aiuto di una torcia (come ad esempio quella del proprio telefono), procedete innanzitutto a distaccare ogni dispositivo o elettrodomestico connesso alla rete elettrica. Al momento del riavvio, infatti, potrebbe verificarsi uno sbalzo di corrente pericoloso, che potrebbe danneggiarli. Ricordatevi di staccare anche il personal computer, i televisori o altri dispositivi simili.

Per evitare danni agli elettrodomestici dovuti allo sbalzo di corrente successivo ad un blackout, è possibile installare preventivamente alcuni dispositivi che consentono di proteggere gli elettrodomestici da casi simili: alcuni esempi sono i filtri da inserire nelle prese o i limitatori da installare nel quadro elettrico.

Sospensione dell’energia elettrica senza alcun preavviso

Di norma, nel caso in cui il blackout sia programmato per motivi ad esempio di manutenzione o riparazione della rete di distribuzione, il fornitore deve avvisare i clienti con almeno 2 giorni lavorativi di anticipo oppure, in caso di guasti o emergenze, con un anticipo di 24 ore.

La comunicazione deve includere tutte le informazioni fondamentali, come ad esempio la data e l’orario di inizio del blackout, l’orario di conclusione e la data della comunicazione stessa.

Quando queste regole non vengono rispettate ed l’utente non viene preventivamente avvisato del blackout, questi ha diritto ad un risarcimento automatico di 30€ che aumenta di 15€ dopo ogni 4 ore di interruzione del servizio. Il risarcimento massimo può ammontare a 300€. Attenzione però che nel caso in cui il fornitore abbia inviato la comunicazione, ma questa non arrivi per via di un errore postale, l’utente non avrà diritto ad alcun risarcimento.

Quando i guasti della luce avvengono senza preavviso, ad esempio a causa di un’anomalia dell’impianto, vi sono dei tempi massimi di ripristino che cambiano a seconda del Comune e del numero di persone residenti nella zona. Quando gli abitanti sono meno di 5000 non devono essere superate le 16 ore di blackout consecutive, quando gli abitanti sono più di 5000, ma meno di 50.000 non devono essere superate le 12 ore consecutive ed infine quando gli abitanti sono più di 50.000 non devono essere superate le 8 ore consecutive.

In questi casi non sarà necessario inoltrare alcuna richiesta di risarcimento, in quanto gli indennizzi verranno erogati direttamente in bolletta entro il primo ciclo di fatturazione utile. Dobbiamo però precisare che, nel caso in cui l’utente non sia in regola con i pagamenti delle bollette, non avrà diritto ad alcun indennizzo.

Quanto dura un blackout?

Seppure, come abbiamo visto, vi sono delle regole massime per la durata del blackout a seconda del Comune e degli abitanti, nella pratica non si può mai essere certi di quanto tempo sarà necessario per porre a termine l’intervento di riparazione e dunque porre fine al blackout. Nella durata possono dipendere anche le condizioni atmosferiche, capaci di rendere l’intervento più o meno complesso.

Ad ogni modo, nella maggiorana dei casi il blackout viene risolto sempre nel giro di poche ore e sono davvero rari i casi in cui si sia prolungato per una durata considerevole.

Pin It on Pinterest