Sebbene non sia per tutti un elettrodomestico indispensabile, l’asciugatrice è per molti un valido aiuto domestico, soprattutto in mancanza di spazi per stendere il bucato.
Se a livello pratico questo moderno macchinario può dunque essere un alleato per ottimizzare la gestione delle faccende domestiche, dall’altra può diventare una notevole spesa per il budget familiare a causa degli elevati consumi.
Se sei interessato a come risparmiare energia con l’asciugatrice devi orientarti verso un modello a risparmio energetico e prestare particolare attenzione in fase di acquisto all’etichettatura energetica obbligatoria.
Per trovare la soluzione più indicata alle nostre esigenze dovremmo dunque conoscere i principali tipi di asciugatrici in commercio, quanto consumano e imparare a leggere l’etichetta. Iniziamo!
Indice dei contenuti
Tipi di asciugatrice
Alcune asciugatrici di ultima generazione sono dotate di tecnologie moderne che assicurano una maggiore efficienza energetica; alcuni modelli offrono anche un ottimo rapporto qualità prezzo garantendo un buon risparmio energetico.
Proprio per questo è importante conoscere tutte le tipologie di asciugatrici in commercio e saperle classificare in base a funzionalità e meccanismi di funzionamento, ecco una piccola guida ai vari modelli.
Asciugatrici con pompa di calore
Questo modello di asciugatrice è uno dei più efficienti sia in termini di qualità che da un punto di vista energetico.
Moderna e funzionale, essa è dotata di una pompa di calore interna per generare l’aria e, sebbene i costi iniziali possano essere elevati proprio a causa della sua tecnologia, i consumi risultano davvero bassi.
A differenza dei modelli tradizionali, infatti, le asciugatrici con pompa di calore non hanno necessità di far riscaldare la resistenza a lungo per entrare in funzione, assicurando, così un notevole risparmio energetico; sono infatti le più convenienti.
Asciugatrici a condensazione
Questo secondo modello di asciugatrice è, invece, dotato di condensatore interno, da cui il vapore prodotto dagli indumenti asciugati viene dirottato in un apposito serbatoio e raccolto sotto forma di acqua.
Il dispositivo può essere collegato direttamente alla corrente, pertanto rappresenta una soluzione pratica ed efficiente allo stesso tempo anche se non particolarmente economica.
Asciugatrici a evaporazione o espulsione
Nelle asciugatrici a evaporazione, invece, il vapore ottenuto dall’asciugatura dei capi non viene conservato ma direttamente espulso dall’elettrodomestico per mezzo di un tubo.
Si tratta di una soluzione senza dubbio più economica delle precedenti ma presenta lo svantaggio di produrre fumi che evaporano in continuazione e rischiano di danneggiare le pareti dell’ambiente circostante.
Se si opta per questo tipo di asciugatrice per ridurre i consumi elettrici è bene assicurarsi di poterla disporre in un ambiente adatto come in garage o nei pressi di uno scarico.
Asciugatrici a gas
Questa tipologia di asciugatrice assicura senza dubbio una maggiore efficienza energetica in quanto alimentata da gas metano ma rappresenta spesso una soluzione poco pratica.
La sua installazione richiede, infatti, l’allaccio al gas della cucina o, in alternativa, la realizzazione di impianti secondari. Inoltre la sua minore potenza non assicura un’asciugatura perfetta quanto altri modelli non alimentati a GPL.
Asciugatrici a centrifuga
I consumi elettrici di un’asciugatrice a centrifuga risultano essere davvero bassi estraendo i capi per l’asciugatura esattamente nello stesso modo in cui avviene nella lavatrice.
Tuttavia, queste centrifughe, pur lavorando ad alta velocità ossia a 2500 giri al minuto, non sono in grado di ottenere risultati eccellenti come altre tipologie di asciugatrici.
L’inconveniente è di ottenere capi umidi che richiedono di essere comunque stesi nonostante il passaggio in asciugatrice, inoltre vi è l’alto rischio di rovinare i capi più delicati che non possono essere centrifugati ovviamente a velocità così elevate.
Asciugatrici a ventilazione
L’asciugatrice a ventilazione funziona invece tramite una resistenza elettrica che preleva l’aria dall’esterno per poi reimmetterla nel cestello.
Se da un punto di vista del rapporto qualità prezzo questo elettrodomestico è senz’altro il più conveniente, tuttavia, nonostante la semplicità del macchinario i consumi energetici da esso prodotti sono davvero elevati.
Pertanto se si intende risparmiare energia con l’asciugatrice, questo rientra certamente tra i modelli da evitare in fase di acquisto.
Quanto consuma una asciugatrice?
Analizziamo il consumo energetico dell’asciugatrice e cosa valutare per essere consapevoli dei costi effettivi.
Il primo elemento da considerare è l’etichetta energetica dell’elettrodomestico. A seconda delle classi di efficienza i consumi saranno maggiori o minori. Troverete in etichetta anche la durata del ciclo di asciugatura e la capacità di carico. I modelli migliori per ottenere un risparmio energetico sono quelli di classe A+++, i più recenti.
Oltre alla classe energetica, altri fattori che influenzano i consumi sono:
- La tecnologia di riscaldamento.
- Il tipo di asciugatrice e l’utilizzo.
- Il programma scelto.
Per sapere quanto consuma una asciugatrice devi considerare il consumo in watt o kW in base alla potenza della macchina. Sarà possibile così calcolare il consumo in kWh dell’asciugatrice per ciclo e per anno, ottenendo il costo in euro, moltiplicando questi valori per il costo dell’energia elettrica.
Il consumo medio di un’asciugatrice può variare da meno di 1,5 kWh fino a più di 5 kWh per ciclo, con un consumo annuale che si aggira da 126 kWh l’anno fino a 500 kWh l’anno. Dipende, come abbiamo detto, dal tipo di tecnologia e dalla classe energetica. Facciamo degli esempi:
- Una asciugatrice a condensazione di classe A+ consuma da 188 a 246 kWh circa l’anno.
- Un’asciugatrice a condensazione di classe B: da 382 a 445 kWh l’anno.
Come si può notare i consumi dei modelli di classe A+ o superiore sono nettamente più bassi rispetto alla classe B o inferiore. Questa differenza si traduce in un risparmio sulla bolletta della luce, ma anche in un minor impatto ambientale (sebbene l’elettrodomestico possa essere alimentato da fonti rinnovabili).
Quanto consuma una asciugatrice in euro?
Ma nella pratica, quanto costa usare una asciugatrice? Se consideriamo il prezzo indicativo dell’energia elettrica di 0,20 euro per kWh, un modello di classe A, ad esempio, comporta una spesa in bolletta di 99-152 euro l’anno, mentre uno di classe A+++ viene a costare circa 50 euro l’anno.
Come risparmiare energia con l’asciugatrice: l’etichetta energetica
Una soluzione per non incorrere in spiacevoli inconvenienti nel momento in cui si punta ad acquistare la miglior asciugatrice in termini di risparmio energetico è, come abbiamo visto, individuarne le caratteristiche tramite l’etichetta energetica e imparare a quantificarne i consumi.
Uno dei parametri più importanti da individuare in etichetta è la classe di efficienza energetica, dato che si trova esattamente sul lato sinistro e che viene generalmente indicato con lettere che vanno dalla lettera A alla lettera D, ossia dalla classe ad efficienza più alta a quella più bassa, con una gradazione di colori che va dal verde al rosso.
La classe più alta, che indica pertanto l’apparecchio più efficiente in termini energetici, sarà indicata in etichetta con la dicitura A+++, a cui corrisponde un consumo di energia elettrica inferiore ad 1,5 kWh per ciclo.
La classe energetica più bassa, a cui corrispondono dunque i modelli che consumano più energia, sarà la D, per la quale il consumo di corrente elettrica può arrivare a superare anche i 5 kWh.
Un altro valore indispensabile per la scelta della miglior asciugatrice è indicato in etichetta poco più in basso e riguarda il consumo energetico annuo del modello in kWh, calcolato sulla base di 160 o 200 cicli eseguiti a pieno carico con un programma per tessuti in cotone.
Ovviamente questo non sarà mai un dato assoluto ma andrà rapportato ad altri importanti fattori, come la frequenza di utilizzo, i programmi utilizzati e la tipologia di asciugatura, espressa con un simbolo riportato in fondo a sinistra sull’etichetta.
Nel caso dei modelli a condensazione potremmo, infatti, trovare in etichetta la classe di efficienza di condensazione, che esprime l’energia necessaria per completare l’operazione, in quelle ad evacuazione non è presente invece alcun simbolo aggiuntivo.
Possiamo poi individuare in etichetta anche altri due importanti simboli, quelli relativi alla durata del ciclo di asciugatura e quello relativo alla capacità di carico dell’apparecchio, nonché quello sulla rumorosità dell’elettrodomestico espressa in decibel.
Questi interessanti dati possono fornire molte informazioni sulle prestazioni dell’asciugatrice, permettendovi di conoscere ad esempio la durata del ciclo di asciugatura standard della macchina, dato interessante per valutare l’efficienza dell’elettrodomestico in termini energetici.
Capire per quanto tempo durerà il ciclo standard di asciugatura, infatti, permette di ottimizzare il carico energetico domestico e di prestare attenzione agli altri elettrodomestici che si intende far funzionare contemporaneamente, evitando così di brusche interruzioni di corrente.
È bene ricordare che i valori espressi in etichetta fanno riferimento sempre ad un programma standard sui tessuti di cotone in cui l’asciugatrice viene utilizzata a pieno carico.
Conoscere anche tutti gli altri programmi di un’asciugatrice può consentire di ottimizzarne l’uso e garantire un buon risparmio energetico.
I programmi di asciugatura
Ecco quali sono i programmi più comuni di un’asciugatrice, che puoi utilizzare e scegliere in base alle tue esigenze, in funzione della durata e della temperatura.
- Cotone: programma standard per l’asciugatura di capi in cotone d’uso quotidiano;
- Lana: ciclo che asciuga i capi in lana evitandone il restringimento;
- Jeans: ciclo di breve durata a temperatura elevata per l’asciugatura dei tessuti in jeans;
- Sintetici: programma rapido di asciugatura per capi sportivi o sintetici;
- Misti: ciclo ideale per asciugare uniformemente capi in tessuti diversi;
- Stiratura: ciclo adatto a preparare i capi alla stiratura e ideale per ridurre le pieghe dei tessuti;
- Asciugatura delicata: ciclo a temperatura moderata per l’asciugatura delicata di capi con stampe o particolari applicazioni;
- Asciugatura a tempo: programma che permette di impostare il tempo di asciugatura contemporaneamente alla temperatura;
- Ciclo ammorbidente: programma utile per ammorbidire i capi durante l’asciugatura con lo sfruttamento del vapore;
- Ciclo per armadio: programma ideale per gli abiti che necessitano di essere appesi, come le camicie;
- Ciclo antiallergico: programma ideale per neutralizzare acari ed eliminare allergeni dagli abiti durante l’asciugatura;
- Ciclo Peluche: programma specifico per l’asciugatura dei pupazzi e dei giocattoli imbottiti;
- Ciclo trapunte: ciclo di asciugatura delicata presente nei modelli più capienti per le trapunte o i piumini d’oca.
Oltre alla corretta lettura dell’etichetta energetica e all’utilizzo dei programmi più efficienti, per risparmiare energia con l’asciugatrice è indispensabile mettere in atto alcuni piccoli accorgimenti nell’uso di questo elettrodomestico che permetteranno di diminuire i consumi elettrici di casa.
Ecco alcuni consigli per usare al meglio l’asciugatrice che ti consentiranno di tagliare le spese in bolletta.
Come risparmiare energia con l’asciugatrice: 5 consigli pratici
Nell’uso quotidiano degli elettrodomestici spesso commettiamo errori che incidono pesantemente sul bilancio familiare.
Se l’acquisto della miglior asciugatrice può aiutarci a risparmiare, solo mettendo in atto alcune strategie d’uso nella nostra routine quotidiana possiamo ridurre gli sprechi e fare in modo che i nostri consumi non abbiano un impatto troppo elevato.
Ecco 5 consigli pratici per usare in modo intelligente l’asciugatrice e ridurre i consumi elettrici.
Avvia l’asciugatrice solo a pieno carico
Utilizza l’asciugatrice solo a cestello pieno ricordandoti di non sovraccaricarlo, in caso contrario non otterrai una buona asciugatura.
Per un buon risultato è infatti preferibile acquistare un modello di asciugatrice con un cestello di pari capienza a quello della lavatrice.
Ricordati di rispettare sempre la capienza massima prevista dal programma utilizzato.
Centrifuga al massimo i capi lavati
Centrifugare i capi al massimo della potenza in fase di lavaggio ti consentirà di eliminare buona parte dell’acqua con l’uso della lavatrice, riducendo così i tempi di asciugatura.
Seleziona il programma in base ai tessuti
Esegui l’asciugatura dei capi in base ai tessuti della biancheria, questo ti eviterà di utilizzare cicli troppo lunghi ed eccessivamente dispendiosi in termini energetici.
Esegui una manutenzione periodica
Una buona manutenzione ordinaria è la strategia ideale per mantenere efficiente l’asciugatrice e per evitare malfunzionamenti e anomalie che potrebbero essere la causa di dispersione energetica.
Svuota periodicamente la vaschetta che raccoglie l’acqua condensata, se presente, ricordati di pulire regolarmente il filtro per migliorare le prestazioni del tuo elettrodomestico e assicurargli una buona durata nel tempo.
Il momento ideale per effettuare la pulizia del filtro è in genere dopo i 10 lavaggi, è sufficiente estrarlo e pulirlo sotto l’acqua corrente, in alternativa è possibile utilizzare un compressore per eliminare eventuali residui.
Riduci l’uso delle funzioni anti piega
Sebbene rientri tra i programmi più utili e apprezzati, la funzione antipiega, che favorisce un’asciugatura dei capi più semplice e rapida, è anche particolarmente dispendiosa in termini energetici, dunque assolutamente da evitare se si intende risparmiare con l’asciugatrice.
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