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Dove si trovano le centrali geotermiche in Italia?

Dove si trovano le centrali geotermiche in Italia?

da Redazione | 19 Giugno 2023

Le centrali geotermiche rappresentano una fonte di energia rinnovabile sempre più importante nel panorama energetico italiano. Sfruttando il calore proveniente dall’interno della Terra, queste centrali sono in grado di produrre energia pulita e sostenibile.

L’utilizzo dell’energia geotermica in Italia ha origini molto antiche: questa infatti veniva addirittura sfruttata ai tempi dell’Impero Romano, come testimoniano le numerose terme romane sparse lungo lo Stivale. Saranno però necessari diversi secoli, fino all’inizio del Novecento, affinché la geotermia venga utilizzata per gli scopi energetici attuali, con la costruzione del primo impianto geotermico della storia, situto in Toscana a Lardarello, in provincia di Pisa.

Prima di scoprire dove si trovano le centrali geotermiche in Italia, vediamo più nel dettaglio cosa sia questo tipo di energia e quali sono i pro e contro del suo sfruttamento.

Cosa è esattamente l’energia geotermica?

L’energia geotermica è una forma di energia rinnovabile che sfrutta il calore proveniente dall’interno della sfera terrestre per generare elettricità o per riscaldare edifici. Questa forma di energia si basa sul principio che la temperatura all’interno della Terra aumenta man mano che ci si avvicina al nucleo. Mediamente, ogni 100 metri di profondità la temperatura aumenterebbe infatti di circa 3°C.

Il calore geotermico può essere estratto tramite l’utilizzo di fluidi o vapore (iniettati o presenti naturalmente nel sottosuolo), oppure tramite la perforazione di pozzi geotermici per accedere alle riserve di acqua calda o rocce calde. Questo calore viene quindi trasformato in energia utilizzabile attraverso impianti geotermici.

Esistono diversi tipi di impianti geotermici. Il più comune (nonché la tecnologia più antica) è il ciclo di generazione di energia geotermica a vapore secco, che sfrutta il vapore ad alta pressione per azionare una turbina collegata a un generatore elettrico. Altri tipi di impianti geotermici includono il ciclo di generazione a vapore flash (che trasforma l’acqua bollente ad alta pressione presente in profondità in acqua più fredda e a bassa pressione) e il ciclo binario (in cui l’acqua bolente è fatta scorrere con un secondo fluido avente un punto di ebolizione maggiore, il quale si trasformerà in vapore azionando così una turbina).

I pro e i contro dell’energia geotermica

L’energia geotermica presenta diversi e numerosi vantaggi. Innanzitutto, si tratta come abbiamo già accennato in introduzione, di una fonte di energia rinnovabile, in quanto il calore proveniente dal nucleo terrestre è essenzialmente inesauribile su scala umana. Inoltre, l’energia geotermica è considerata pulita, poiché la sua produzione non produce emissioni significative di gas serra o altri inquinanti atmosferici.

Ancora, rispetto ad altre fonti di energia rinnovabile quali l’energia solare o eolica, quella geotermica è in grado di produrre, a parità di potenza installata, una maggiore quantità di elettricità. Un ulteriore vantaggio è poi che si tratta di una fonte che consente una produzione continua, non determinata dalle condizioni metereologiche o dalla posizione del sole.

Tuttavia, l’energia geotermica presenta anche alcuni svantaggi e limitazioni. La sua disponibilità è geograficamente limitata: per essere sfruttata in modo efficiente richiede infatti specifiche condizioni geologiche. Inoltre, la perforazione dei pozzi geotermici può comportare costi iniziali significativi e potenziali impatti ambientali se non gestiti correttamente. Non è inoltre da sottovalutare l’impatto estetico e lo sgradevole odore delle centrali.

Tuttavia, nonostante queste sfide, l’energia geotermica continua a crescere come fonte di energia rinnovabile, contribuendo alla riduzione delle emissioni di gas serra e alla diversificazione delle fonti energetiche

Dove si trovano le centrali geotermiche in Italia

Passiamo ora finalmente, dopo tanti preamboli, alla domanda principale: dove si trovano le centrali geotermiche in Italia?

Senza dubbio, la regione italiana che, per ragioni sia storiche che geologiche, è considerata il centro della geotermia è la Toscana.

Abbiamo già menzionato il Complesso Geotermico di Larderello, dove fu costruito, nel 1913, il primo impianto geotermico della storia e dove attualmente si trova il più grande impianto geotermico di tutta Europa.

Oltre all’impianto di Larderello, sono stati poi costruiti numerosi altri impianti geotermici in Toscana, fino ad arrivare a più di 30 impianti complessivi, situati principalmente nei pressi di Pisa, Grosseto e Siena.

In particolare, nella provincia di Grosseto troviamo il Monte Amiata, complesso vulcanico dal quale proviene un enorme parte dell’energia geotermica Toscana grazie al calore prodotto dall’intrusione di un plutone magmatico al di sotto del complesso vulcanico stesso.

Oltre alla Toscana, protagonista assoluta del geotermico italiano, vi sono numerose altre regioni italiane caratterizzate da abbondanti risorse geotermiche. In particolare, menzioniamo:

  • La Campania dove, vicino a Napoli, nella zona di Pozzuoli, si trova un importante impianto geotermico di sperimentazione.
  • Il Veneto, nei pressi di Padova.
  • L’Emilia-Romagna presso Casaglia.
  • La Sicilia, presso Sciacca, Alcamo e sulle isole Eolie e di Pantellerie.
  • Anche il Friuli-Venezia-Giulia sfutta il geotermico, soprattutto nei pressi della città di Grado.

Tuttavia, nessuna regione è paragonabile alla Toscana per quanto riguarda l’impatto sul bilancio energetico italiano.

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