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Quanto consuma la lavastoviglie?

Consumo energetico lavastoviglie

da Redazione | 15 Marzo 2023

La lavastoviglie, inventata nel 1887 da Josephine Cochrane, si diffuse negli ambienti domestici fra gli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso, dopo che il suo utilizzo era già diventato abitudinario in ristoranti e strutture alberghiere.

Al giorno d’oggi la lavastoviglie è ritenuta quasi indispensabile: oltre a consentire un cospicuo risparmio di tempo, consente di ridurre anche i consumi di acqua ed energia. Ma quanto consuma la lavastoviglie? E ancora, quali caratteristiche è importante osservare per scegliere una lavastoviglie?

Per rispondere al meglio a queste domande, cominciamo innanzitutto chiarendo la distinzione fra i due modelli esistenti di lavastoviglie.

Lavastoviglie da incasso o a libera installazione

Le lavastoviglie possono essere distinte a partire dal loro modello. Esistono due modelli di lavastoviglie: da incasso o a libera installazione.

  • Lavastoviglie da incasso:

La lavastoviglie da incasso è perfetta nel caso si desideri avere un arredamento uniforme. Questo tipo di lavastoviglie è infatti pensato per essere sistemato in una nicchia, a filo con il piano di lavoro. L’anta sarà poi rivestita in armonia con il resto dell’arredamento presente in cucina. Il pannello di controllo dell’elettrodomestico si troverà sul bordo superiore dell’anta.

Questo modello di lavastoviglie può essere a sua volta suddiviso in due diversi tipi, a seconda della grandezza: full size o slim. La prima consente di lavare fino a 14 coperti con una profondità minima di 60 cm; la seconda è invece pensata per un carico da 10 coperti ed ha una larghezza di 45 cm.

  • Lavastoviglie a libera installazione:

Questo secondo modello, come suggerisce il nome, è pensato per essere installato in qualsiasi punto della cucina. Il suo aspetto non sarà abbinato al resto dell’arredamento, ma avrà i colori tipici degli elettrodomestici: bianco o acciaio inox.

Quanto consuma la lavastoviglie?

Il consumo energetico medio di una lavastoviglie è pari a circa 2.5 kWh, consumo che nel caso dei modelli più recenti può scendere fino a 1,2 o 1,8 kWh per un ciclo di lavaggio completo.

Gli elementi che maggiormente incidono sulle spese in bolletta relative alla lavastoviglie sono principalmente due: il consumo di acqua e di energia elettrica. Quest’ultimo dato può essere facilmente calcolato moltiplicando il valore della potenza specifica della lavastoviglie indicato sulla scheda (solitamente espresso in kiloWatt o Watt) per il numero di ore in cui l’elettrodomestico è stato in funzione. Con questo semplice calcolo si otterranno i consumi energetici della propria lavastoviglie (in Wh o kWh).

Bisogna però fare una precisazione: il dato ottenuto con questa semplice moltiplicazione sarà indicativo, ma non accurato. Infatti, una lavastoviglie non lavorerà alla massima potenza per tutte le ore in cui si trova in funzione. In particolare, è la fase iniziale del lavaggio a richiedere una maggiore quantità di energia elettrica per riscaldare l’acqua necessaria.

Qualora si volesse sapere con estrema precisione quanto consuma la lavastoviglie, sarà necessario collegare alla presa un misuratore di energia elettrica. Se si volesse poi trasformare questo dato in spesa effettiva, sarà sufficiente moltiplicarlo per il costo dell’energia elettrica (€/kWh).

Fattori determinanti per i consumi della lavastoviglie

Quali sono i fattori determinanti per i consumi della lavastoviglie? Essere a conoscenza di tali fattori è di primaria importanza per fare una scelta consapevole e mirata al momento dell’acquisto. Ecco di seguito i 4 fattori principali:

  1. La classe energetica:

La classe energetica è indicata sull’etichetta energetica dell’elettrodomentico ed è compresa tra A e G (dove un valore A o superiore – A+, A++, A+++ – è indicativo di una maggiore efficienza energetica). Acquistare un elettrodomestico dalla maggiore efficienza energetica è sempre consigliato, nonostante il maggiore costo iniziale (ripagato grazie al risparmio in bolletta al momento dell’utilizzo).

  1. La scelta del ciclo di lavaggio:

A seconda del ciclo di lavaggio scelto è necessaria una diversa quantità di acqua e, dunque, una diversa quantità di energia per riscaldarla. Una lavastoviglie di vecchia generazione e di bassa classe energetica necessita in media di 45 litri di acqua per ogni ciclo di lavaggio, numero considerevole se si considera che una lavastoviglie di ultima generazione ne utilizza solo 6.

  1. La grandezza del nucleo familiare.
  2. La frequenza dell’utilizzo.

Lavastoviglie: come usarla correttamente

Concludiamo infine con qualche consiglio relativo a come utilizzare correttamente la propria lavastoviglie al fine di ridurne i consumi ed evitare brutte sorprese nella bolletta della luce.

  • Avviare la lavastoviglie solo quando è completamente carica. Possibilmente, questo significa a fine giornata, per lavare le stoviglie utilizzate per colazione, pranzo e cena.
  • Evitare di utilizzare cicli di lavaggio lunghi o di fare un prelavaggio. È sempre bene preferire, quando possibile, cicli di lavaggio brevi e a basse temperature: in questo modo si risparmieranno acqua ed energia. Se avete paura che le vostre stoviglie rimangano sporche o incrostate, una buona abitudine è quella di sciacquarle velocemente sotto l’acqua corrente prima di riporle in lavastoviglie.
  • Pulire il filtro almeno una volta a settimana.
  • Rinunciare all’asciugatura. Questa è la fase che consuma di più in assoluto. Se lascerete lo sportello aperto a fine lavaggio otterrete un risultato simile e, al contempo, risparmierete in bolletta.

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