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    Quanto inquina un jet privato?

    Quanto inquina un jet privato? Consumi di co2

    da Redazione | 21 Settembre 2023

    I jet privati sono un lusso utilizzato da chi se lo può permettere per spostarsi comodamente e in minor tempo. Il problema è che sono tra i mezzi di trasporto più inquinanti in assoluto e producono un impatto ambientale spropositato, non solo nei luoghi in cui operano ma a livello globale.

    Quanto inquina un jet privato e cosa si potrebbe fare per ridurre il suo impatto sul clima?

    Quante emissioni di CO2 produce un jet privato?

    Il tema di quanto inquina un jet privato è stato ampiamente discusso, tant’è che è diventato anche argomento di campagna elettorale in Italia. Europa Verde e Sinistra Italiana hanno proposto di abolire gli aerei privati sollevando numerose critiche da parte degli altri partiti. La proposta ha poi spostato l’attenzione sulla necessità di controllare i voli di breve durata e altamente inquinanti, che potrebbero essere effettuati con altri mezzi.

    Per calcolare quanto inquina un jet privato bisogna considerare diversi fattori:

    • Il modello.
    • I consumi.
    • Le diverse velocità.
    • Le dimensioni del jet.

    Possiamo però basarci su delle stime sulle emissioni, come quella realizzata nel 2021 da Transport & Environment (T&E), secondo la quale un jet privato produce circa 2 tonnellate di Co2 in un’ora. In 5 ore di volo si stima che vengono prodotte emissioni pari a quelle prodotte in un anno da 4 persone, solo per il settore dei trasporti.

    L’utilizzo del jet privato, come risulta dal report, è dannoso per l’ambiente e contribuisce quindi in modo importante al cambiamento climatico. Pensate che in media gli aerei privati utilizzati nel mondo sono da 5 a 14 volte circa più inquinanti rispetto ad un volo di linea (per passeggero) e 50 volte più inquinanti rispetto al treno, contribuendo ad un riscaldamento globale di circa 785 milioni di emissioni di CO2!

    Voli dei jet privati in aumento

    Secondo la società di analisi del settore aereo privato WINGX, nel 2021 in Italia c’è stata una crescita del 66% rispetto all’anno precedente dei decolli con aerei privati; si contano oltre 55 mila partenze, di vip o super-ricchi che spesso e volentieri utilizzano il jet per tratte brevi per piacere personale e non per lavoro. A causa della pandemia c’è stato un aumento di questi voli, il che ha portato ad un aumento delle emissioni di anidride carbonica significativo, nonostante secondo le statistiche siano responsabili solo di circa il 4% delle emissioni causate dal traffico aereo.

    Sulla pagina Instagram Jet da ricchi e sul bot Twitter Celebrity Jets vengono monitorati i voli privati postati dai personaggi per capire quanto costano e quanto inquinano. Non solo celebrità italiane tra cui politici, cantanti, Gianluca Vacchi o Chiara Ferragni, ma anche star oltreoceano come Mark Zuckerberg e Kylie Jenner, solo per citarne un paio.

    Gli utilizzatori di questi veicoli si giustificherebbero dicendo che raggiungono luoghi non adeguatamente serviti dai tradizionali voli commerciali, per esigenze di business. In realtà, secondo i dati di Trasport & Enviroment una quota massiccia di questi voli sarebbe effettuata per piacere.

    In Europa si registra un picco evidente dei decolli durante i mesi estivi.

    Emissioni che si potrebbero evitare

    Anche se sono poche le persone che possono permettersi questo lusso, per contrastare il cambiamento climatico bisognerebbe cercare di utilizzare il jet con consapevolezza e moderazione.

    Nella maggior parte dei paesi europei gli aerei privati non vengono tassati, per questo le varie Assemblee Cittadini nazionali hanno appoggiato l’idea della tassazione per chi utilizza questi mezzi con frequenza. La tassa sul carburante (cherosene) può essere una soluzione che incentiverebbe la transizione ecologica verso carburanti sostenibili. Secondo T&E la tassa sul cherosene commisurata in base alle distanze percorse potrebbe generare 325 milioni di euro se applicata a tutti i voli dall’UE e dal Regno Unito.

    In Francia, ad esempio, è già in vigore la legge “Loi Climate” che vieta i voli di linea su 5 tratte territoriali perché il viaggio può essere effettuato in treno con una durata di due ore e mezzo. Non si esclude che tale legge possa essere estesa anche ai voli privati.

    Ci sono state diverse manifestazioni di attivisti negli aeroporti per vietare i voli di jet privati a corto raggio.

    Un’altra soluzione potrebbe essere quella di limitare il trattamento preferenziale e riservare i jet privati solo alle visite di Stati e diplomatici e non al mondo dello spettacolo. Promuovendo l’uso di mezzi alternativi come bus e treni si può salvaguardare il pianeta e la nostra salute.

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