Com’é noto l’elettricità consiste in un flusso di cariche in movimento che vengono spinte da forze di attrazione tra elementi di segno opposto. Ogni atomo, il componente più piccolo di qualsiasi corpo animato e inanimato, possiede un nucleo contenente cariche positive (protoni) e neutre (neutroni) intorno al quale ruota una “nuvola” di cariche negative (elettroni).
Gli elettroni, per loro natura, sono particelle estremamente mobili che quindi tendono a spostarsi da un atomo all’altro: come risultato quelli che perdono cariche negative diventano ioni positivi, mentre quelli che li acquistano si trasformano in ioni negativi. Secondo le leggi fisiche i corpi dello stesso segno si respingono, mentre quelli di segno opposto si attraggono.
In natura esistono due tipi di corpi, che sono:
- conduttori, in grado di far passare l’elettricità;
- isolanti, capaci di impedire il flusso delle cariche elettriche.
Spieghiamo la differenza tra due tipi di elettricità e come togliere l’elettricità dai vestiti: consigli e rimedi per risolvere questo piccolo fenomeno fastidioso ma non pericoloso.
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Differenza tra elettricità dinamica e statica
La differenza tra elettricità dinamica (meglio conosciuta con il nome di “corrente elettrica”) e quella statica dipende appunto dal tipo di corpi che vengono coinvolti.
L’elettricità dinamica dipende dal movimento degli elettroni che si verifica a livello degli atomi di un conduttore, mentre l’elettricità statica si sviluppa sulla superficie sia del conduttore che dell’isolante. Quando due materiali entrano in contatto per un certo periodo di tempo di solito si verifica un trasferimento di elettroni dall’uno all’altro, dando origine appunto a fenomeni di elettricità statica, particolarmente forte quando l’aria è secca.
L’umidità relativa presente nell’atmosfera, infatti, è in grado di neutralizzare velocemente le cariche superficiali, eliminando il problema. Si può dire che la differenza fondamentale tra la corrente elettrica (dinamica) e l’elettricità statica (fissa) è relativa alla modalità di comportamento degli elettroni che nel primo caso si muovono mentre nel secondo caso sono localizzati a livello superficiale.
L’elettricità statica nella vita di tutti i giorni
I principali problemi legati all’elettricità statica sono relativi all’influenza che essa svolge sul corpo umano che, come qualsiasi altro oggetto, può essere elettrizzato. Questo fenomeno, che di per sé non è pericoloso, diventa comunque estremamente fastidioso tutte le volte in cui viene avvertita la scossa, consistente in una percezione molto simile a quella derivante dalla corrente elettrica, ma meno rischiosa.
Camminando su tappeti o moquette di materiale sintetico in un ambiente dove l’aria è secca è facile avvertire questa scossa soprattutto se si indossano calzature con la suola di gomma. Tale fenomeno deriva senza dubbio dallo sfregamento tra la suola delle scarpe e la superficie del tappeto, caratterizzati dalla presenza di un surplus di elettroni.
Un’altra situazione molto comune è quella del contatto con una maniglia metallica che crea immediatamente una scossa piuttosto forte. Anche in questo caso sono gli elettroni presenti sulla superficie dell’oggetto a innescare la reazione. Nella vita di tutti i giorni è facile osservare che, dopo averli spazzolati, i capelli si rizzano sulla testa, in particolare nelle giornate fredde e prive di umidità.
Lo stesso fenomeno si verifica quando si indossa un indumento contenente fibre sintetiche (poliammide, nylon e rayon), che sono responsabili dell’elettrizzazione dei capelli. Stringendo la mano a una persona spesso si percepisce la scossa che costringe ad allontanarsi rapidamente: come al solito tale situazione è enfatizzata se l’aria è secca.
Quelle appena elencate sono soltanto alcune tra le tante situazioni in cui il corpo umano viene a contatto con il fenomeno dell’elettrizzazione che, se limitato a episodi sporadici, non ha alcuna conseguenza. È comunque raccomandabile cercare di eliminare l’accumulo di cariche elettriche sia sulla pelle che sui vestiti, per minimizzare gli eventuali effetti negativi.
Come togliere l’elettricità dai vestiti?
Per eliminare l’elettricità statica dai vestiti e dalle coperte si possono mettere in atto sia rimedi istantanei di pronto intervento sia soluzioni a lungo termine. Tra i rimedi istantanei, è bene tenere in considerazione:
- lo scorrimento di oggetti metallici. Per eliminare l’elettrizzazione a un indumento che si deve indossare o a una coperta è sufficiente fare scorrere sulla sua superficie un qualsiasi oggetto metallico (anche una gruccia va benissimo) poiché il metallo è in grado di scaricare l’elettricità. Il segreto è quello di passare l’oggetto prescelto su tutto il tessuto, senza tralasciare nessuna zona, dato che è sufficiente anche un’area di pochi centimetri per compromettere il risultato finale.
- Le spille e aghi da balia. Appuntando una spilla oppure un comune ago da balia su un indumento elettrizzato, subito la carica statica si dissipa. Il risultato è analogo al precedente con l’unica differenza che questa volta il potere neutralizzante si mantiene molto più a lungo.
- La scelta delle calzature. Per evitare che l’elettricità statica penetri nel corpo attraverso i piedi, che sono la parte maggiormente vulnerabile in quanto direttamente a contatto col terreno, è necessario indossare scarpe con suole di cuoio. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, infatti, la gomma è un materiale che facilita l’elettrizzazione perché riesce ad accumularla in quantità estremamente significative.
- L’impiego di lacca e ammorbidente spray. La lacca per capelli, che è un prodotto formulato per eliminare l’elettricità dai capelli, si rivela particolarmente efficace anche per allontanarla dagli indumenti. Il segreto è nebulizzarla subito prima di vestirsi, per ottenere il duplice risultato di proteggere sia i capelli (che non sono elettrizzati dallo sfregamento dei tessuti mentre vengono infilati) e neppure i tessuti stessi. Un analogo risultato si può ottenere anche utilizzando un normale ammorbidente in soluzione acquosa per poi spruzzare la miscela sugli abiti.
Rimedi duraturi
Se volete seguire delle indicazioni che possano avere effetto a lungo termine, ecco come togliere l’elettricità dai vestiti e tessuti in generale:
- fare il bucato con bicarbonato di sodio. Il bicarbonato di sodio è un composto chimico ad azione alcalinizzante, ovvero in grado di innalzare il pH. Il fenomeno dell’elettricità statica viene favorito da un pH acido (molto basso) e pertanto l’impiego di un preparato che sia in grado di innalzarlo non può che avere conseguenze vantaggiose. Pertanto, è consigliabile introdurre in lavatrice, nella vaschetta del prelavaggio, almeno due cucchiai da cucina di bicarbonato di sodio, per ottenere ottimi risultati. Alternativamente è possibile spargere la polvere del composto sugli indumenti e coperte prima di avviare il ciclo di lavaggio.
- Il bucato con aceto. L’aceto di vino bianco (mai quello di vino rosso che macchia i vestiti) aggiunto al risciacquo è utilissimo per ammorbidire i tessuti eliminando la secchezza responsabile dei fenomeni di elettrizzazione. Si tratta di un rimedio naturale collaudatissimo che, oltre ad essere estremamente economico, contribuisce a igienizzare i tessuti eliminando i cattivi odori.
- Il bucato con carta stagnola. Introducendo una pallottola di carta stagnola nel cestello della lavatrice prima di avviare i programmi si ottiene un’efficace eliminazione dell’elettrizzazione, soprattutto se gli indumenti contengono fibre sintetiche. La carta stagnola, pur in quantitativi ridotti, ha un ottimo potere neutralizzante che si mantiene attivo per tutta la durata del bucato.
- Il bucato con ammorbidente. L’uso dell’ammorbidente è praticamente ubiquitario in quanto tutti lo aggiungono al bucato in lavatrice; forse non tutti sanno però che tra le sue funzioni, oltre a quella di rendere morbidi i tessuti, c’é anche quella di allontanare le cariche statiche.
Come accennato esse tendono a concentrarsi su superfici secche e disidratate, caratteristiche che vengono rapidamente eliminate dall’ammorbidente. - L’asciugatura con palline di gomma. Chi ricorre all’impiego dell’asciugatrice conosce bene il rischio di avere coperte e vestiti secchi ed elettrizzati; proprio per minimizzare tale inconveniente è consigliabile inserire nella macchina una o più palline di gomma, il cui ruolo è quello di mantenere separati gli indumenti impedendo di sfregarsi tra loro.In alternativa, si può inserire un panno umido che contribuisce a limitare la secchezza derivante dal flusso di aria calda emesso dall’apparecchio.
- L’asciugatura all’aria aperta. Chi ne ha la possibilità dovrebbe sempre preferire un’asciugatura del bucato all’aria aperta, che non secca gli indumenti e quindi non li elettrizza. Una valida soluzione è poi quella di appendere gli abiti all’aperto anche dopo il trattamento in asciugatrice, sempre per evitare l’accumulo di cariche elettriche prodotte dalla secchezza dei tessuti. Nell’atmosfera infatti è sempre presente una percentuale di vapore acqueo che invece è assente all’interno dell’elettrodomestico.
- L’umidificazione degli ambienti. Il presupposto fondamentale per limitare l’impatto dell’elettricità statica sui vestiti e sulle coperte, così come sul corpo, è quello di umidificare l’ambiente, poiché, come accennato, le cariche statiche si depositano con maggiore facilità quando l’aria è secca e gli ambienti sono asciutti. Esistono in commercio apparecchiature in grado di spruzzare acqua nebulizzata sotto forma di vapore, il cui ruolo è quello di aumentare il tasso di umidità relativa presente nell’aria. Sarebbe buona norma utilizzare questi dispositivi nell’ambiente dove si trova l’asciugatrice oppure all’interno degli armadi. Chi non dispone di un umidificatore può utilizzare panni umidi da stendere sopra i radiatori, oppure vaschette contenenti acqua da localizzare nei vari ambienti della casa. Una buona regola è quella di aprire spesso le finestre per consentire un’efficace miscelazione tra l’aria interna e quella esterna.
- Gli impianti di riscaldamento umidificanti. In molte abitazioni sono presenti impianti di riscaldamento dotati di umidificatori incorporati: si tratta prevalentemente di sistemi ad aria calda, che viene introdotta negli ambienti insieme con un flusso di vapore acqueo.Grazie a spie luminose, è possibile calibrare l’intensità di questo flusso di vapore in base sia alla temperatura delle stanze, che al loro grado di secchezza.
- L’utilizzo di spray antistatici. Facilmente reperibili in commercio, l’utilizzo di spray antistatici consente di eliminare l’elettricità statica dai vestiti, sia nel momento in cui vengono indossati, sia prima di riporli nell’armadio. Grazie a questi prodotti si può realizzare quindi un’azione di pronto intervento oppure una prevenzione a lungo termine. Chi non è intenzionato all’acquisto di tali composti, può anche semplicemente nebulizzare acqua pura sui tessuti.
- L’uso di creme idratanti. Per impedire che i vestiti aderiscano al corpo a causa dei fenomeni di elettrizzazione, è possibile spalmare sulla pelle piccole quantità di crema idratante che impedisce l’accumulo di elettricità. Alternativamente si può utilizzare anche il talco, oppure polveri assorbenti.