Con la Manovra Finanziaria 2019 sono state confermate le detrazioni fiscali al 50% e al 65% previste dall’Eco-bonus 2018 per i lavori di riqualificazione ed efficientamento energetico degli edifici.
La nuova Guida dell’Agenzia delle Entrate, pubblicata il 12 Febbraio 2019, illustra i requisiti e le regole per accedere agli incentivi fiscali sugli interventi finalizzati ad aumentare le prestazioni energetiche degli edifici, compresi quelli per le attività professionali.
La detrazione d’imposta prevista dall’Agenzia delle Entrate per sostenere le imprese, i lavoratori autonomi e i liberi professionisti è compatibile anche con altri incentivi concessi dagli enti territoriali.
Vediamo nello specifico come funziona l’Ecobonus per aziende, quali spese comprende e che cosa è cambiato rispetto al 2018.
Indice dei contenuti
Ecobonus: come funziona e che cosa prevede
L’Ecobonus è una detrazione fiscale concessa dal 1°Gennaio 2018 con l’obiettivo di promuovere il miglioramento della prestazione energetica degli edifici, la competitività dell’industria nazionale attraverso lo sviluppo tecnologico e la diversificazione energetica.
L’Ecobonus 2018 ha introdotto uno sgravio fiscale pari al 65% per la maggior parte degli interventi, mentre la detrazione si riduceva al 50% delle spese sostenute in caso di:
- acquisto e la messa in opera di infissi e schermature solari;
- sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione;
- acquisto e installazione di impianti di climatizzazione invernale alimentati da biomasse combustibili.
L’Ecobonus 2019 conferma le aliquote differenziate al 50% e proroga quelle al 65% fino al mese di Dicembre 2019. Ecco quali spese comprende e quali sono le principali novità rispetto all’Ecobonus 2018.
Agevolazioni risparmio energetico aziende: le novità 2019
Con la Manovra 2019, l’Ecobonus conferma gli sgravi fiscali per le aziende che eseguono le seguenti tipologie di interventi:
- riqualificazione energetica degli edifici;
- interventi sull’involucro degli edifici;
- acquisto e messa in opera di micro-generatori;
- sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con sistemi a biomassa;
- acquisto e installazione di pannelli e schermature solari;
- sostituzione di impianti preesistenti con apparecchi ibridi composti di pompa di calore integrata con caldaia a condensazione;
- acquisto e messa in opera di sistemi automatizzati di controllo degli impianti di riscaldamento, produzione acqua calda e climatizzazione;
- acquisto e messa in opera di generatori d’aria calda a condensazione.
Le principali novità rispetto al 2018 che riguardano le agevolazioni fiscali per aziende sono:
- Sostituzione della caldaia. Gli interventi di sostituzione della caldaia da parte delle aziende per poter accedere all’Ecobonus devono apportare un miglioramento energetico rispetto alla situazione di partenza e prevedere impianti a biomassa almeno in classe A e caldaie a condensazione con sistemi di termoregolazione evoluti.
- Microgeneratori. L’aliquota al 65% viene applicata anche per l’acquisto di microgeneratori di calore e copre tutte le spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2019, purché gli interventi consentano di ottenere un risparmio di energia almeno pari al 20%.
- Sistemi di building automation. L’installazione di sistemi di automazione di un edificio permette di ottenere le detrazioni fiscali al 65% purché i dispositivi consentano la gestione automatica degli impianti di riscaldamento e climatizzazione estiva, nonché di produzione di acqua calda sanitaria.
Gli stessi dispositivi dovranno essere in grado di gestire l’accensione e lo spegnimento nonché la programmazione da remoto di tutti gli impianti, regolandone la temperatura e mostrandone i consumi con una fornitura periodica dei dati.
Ecobonus 2019 per aziende: agevolazioni confermate e importi detraibili
Le agevolazioni fiscali confermate nel 2019 alle aziende che eseguono interventi di riqualificazione energetica degli edifici sono:
- al 65% per gli interventi di: coibentazione, installazione di pompe di calore e sistemi di building automation, collettori per la produzione di acqua calda e generatori ibridi;
- al 70% e al 75% per tutti gli interventi sostenuti fino al 31 Dicembre 2021 con un limite massimo di spesa di 40.000 euro per unità immobiliare;
- dall’80% all’85% se gli interventi effettuati sono finalizzati alla riduzione del rischio sismico dell’edificio, determinandone il passaggio ad una classe di rischio inferiore. Il limite massimo di spesa è in questo caso pari a 136.000 euro, moltiplicato per il numero di unità immobiliari dell’edificio stesso.
Oltre alla percentuale di detraibilità, l’Ecobonus prevede anche una variazione dell’importo massimo di spesa detraibile in rapporto alla tipologia di lavoro effettuato.
L’importo massimo di cui è possibile beneficiare ammonta a:
- 100.000 euro per i lavori di riqualificazione energetica finalizzati alla riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento;
- 60.000 euro per interventi finalizzati al miglioramento termico dell’edificio e per l’installazione dei pannelli solari;
- 30.000 euro per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale, di caldaie a condensazione, impianti geotermici e pompe di calore.
Ecobonus 2019: a chi è rivolto e come richiederlo
Le agevolazioni fiscali previste dall’Ecobonus 2019 per le aziende sono rivolte in particolare a:
- Imprese: sono comprese micro, piccole, medie e grandi imprese, indipendentemente dalla natura giuridica e dalle dimensioni o regime contabile, purché iscritte al Registro delle Imprese.
- Lavoratori autonomi: sono inclusi esercenti arti e professioni, contribuenti titolari di reddito d’impresa, e associazioni tra professionisti nonché enti pubblici e privati che non svolgono alcuna attività commerciale.
Per avere accesso all’agevolazione fiscale è necessario essere in possesso della seguente documentazione:
- Ricevuta di pagamento delle spese sostenute, eseguito esclusivamente tramite bonifico bancario o postale con indicazione della causale del versamento e del codice fiscale del beneficiario della detrazione e di chi ha eseguito i lavori.
- Asseverazione di un tecnico o dichiarazione di conformità dell’edificio eseguita dal direttore dei lavori;
- Certificazione energetica (APE) che permetta di acquisire le informazioni relative all’efficienza energetica dell’edificio;
- Scheda informativa degli interventi realizzati, da comunicare all’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) obbligatoriamente entro 90 giorni dalla data di conclusione dei lavori.
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