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Che cos’è l’agro-fotovoltaico?

cos'è l'agrofotovoltaico

da Redazione | 07 Settembre 2021

Con l’aumento del fabbisogno energetico e della produzione alimentare diventa sempre più necessario trovare delle soluzioni che rispondano a tali esigenze.

L’agrofotovoltaico è un settore ancora poco diffuso che ha una natura ibrida, ovvero è metà agricoltura e metà rinnovabile. Si tratta di produrre energia rinnovabile con i pannelli solari senza sottrarre terreni produttivi all’agricoltura e all’allevamento, ma anzi integrando le due attività.

Questo sistema rappresenta una soluzione per limitare i conflitti tra la produzione agricola e quella di energia elettrica, quindi può garantire il nesso Cibo-Energia-Acqua incrementando l’efficienza d’uso del suolo.

L’agrofotovoltaico ha avuto una prima fase storica con le serre fotovoltaiche, nate per realizzare un sostegno a moduli fotovoltaici da sistemare su terreni sui quali non sarebbe stato possibile installare impianti. Questo iniziale esperimento non è però andato come sperato. Vediamo quali sono i vantaggi dell’agro-fotovoltaico.

Le diverse soluzioni agro-fotovoltaiche

Oggi sul mercato ci sono diverse soluzioni che hanno diversi impatti a livello economico e agricolo:

  • Impianti a terra. I pannelli fotovoltaici vengono installati al suolo, occupando tutta la superficie e impedendo quindi l’utilizzo del terreno per usi agricoli.
  • Agrofotovoltaico, consiste nell’installare un impianto fotovoltaico su terreni agricoli in modo da sfruttare il terreno coltivabile e produrre energia pulita. Questo sistema prevede l’installazione dei pannelli su pali d’acciaio alti diversi metri che intercettano la luce del sole e permettono al tempo stesso di coltivare il suolo.
  • Le serre fotovoltaiche, in cui una o più falde sono coperte da pannelli. Sfruttano l’energia solare per funzionare e all’interno è possibile coltivare piante, ortaggi e fiori. Si tratta tuttavia di soluzioni poco utilizzate, soprattutto per la difficile convivenza tra obiettivi energetici e colturali.

I vantaggi dell’agrofotovoltaico

L’agrofotovoltaico produrrebbe dei vantaggi sia per i campi che per il clima.

Gli investitori energetici possono usufruire di terreni altrimenti non coltivabili e possono risparmiare sui costi grazie all’affitto e alla manutenzione condivisa degli impianti, riducendo l’impatto ambientale.

Dall’altra parte, gli agricoltori possono rifinanziare le proprie attività rilanciandole economicamente e progettualmente, aumentando la produttività e disponendo un sostegno economico utile a contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici. Hanno, inoltre, la possibilità di sviluppare nuove competenze professionali e nuovi servizi al partner energetico (ad esempio lavaggio moduli, taglio erba, guardiania, ecc.).

Il sistema agro-fotovoltaico influenza anche la distribuzione dell’acqua durante le precipitazioni e la temperatura del suolo. In primavera e in estate, la temperatura del suolo è risultata inferiore rispetto a un campo che non utilizza tale tecnica, mentre la temperatura dell’aria è rimasta invariata. Quindi le colture sotto i pannelli hanno affrontato meglio le condizioni calde e secche.

Sicuramente l’agrofotovoltaico sta attirando l’interesse di molti studiosi in tutto il mondo. Rappresenta la soluzione più idonea per gli agricoltori che vogliono produrre energia e continuare a coltivare i propri campi.

Cos’è l’agrovoltaico?

L’agrovoltaico è un particolare tipo di agrofotovoltaico che permette l’incremento della resa agricola, attraverso l’ombreggiamento generato dai moduli fotovoltaici, riducendo lo stress termico sulle colture.

Un sistema incentrato sulla resa qualitativa dei prodotti della terra. Su alcuni prodotti agricoli è stato dimostrato che il sistema agrovoltaico migliora la produzione.

Parchi agrofotovoltaici

In Sicilia si pensa all’installazione di parchi agro-fotovoltaici per risolvere il problema della convivenza tra produzione agricola e produzione di energia rinnovabile. I due più grandi parchi agro-fotovoltaici italiani saranno in funzione dal 1° aprile 2022 nei comuni di Mazara del Vallo e Paternò e occuperanno oltre 190 ettari.

I pannelli di ultima generazione che cattureranno l’energia solare, distanziati tra di loro e trasparenti, consentiranno la coltivazione di varie piante tra cui mandorli, olivi, colture aromatiche, officinali e foraggere negli stessi terreni destinati alla produzione di energia.

Questi pannelli saranno dotati di una tecnologia innovativa bifacciale: anche il lato B contribuirà alla produzione, sfruttando la luce riflessa dalla superficie del terreno, oltre quella diretta, con un’efficienza superiore del 20% rispetto al fotovoltaico tradizionale. Saranno montati su inseguitori mono assiali per seguire così il sole nel suo arco quotidiano ed è previsto l’uso di pannelli di taglia grande per ridurre la superficie occupata favorendo il connubio tra la produzione di energia elettrica e le coltivazioni agricole.

L’energia prodotta alimenterà le sedi del colosso Amazon in Italia, che assorbiranno l’80% della produzione, e contribuiranno al fabbisogno energetico di 20 mila case.

Sorgerà, invece, in Cina l’impianto agrofotovoltaico più grande al mondo. L’innovazione è la sua caratteristica distintiva.

Il progetto, nato nel 2014 e ancora in evoluzione, integra la tecnologia moderna all’agricoltura tradizionale: ha già installato 640 MW di fotovoltaico a 2,9 metri dal suolo, con l’obiettivo di portare la capacità finale a ben 1 GW. Tutti i moduli sono montati su inseguitori mono assiali che consente loro di muoversi rispetto alla posizione del sole, incrementando la produzione di energia elettrica di oltre il 20% rispetto alle centrali fotovoltaiche classiche.

L’impianto è stato, inoltre, dotato di un sistema wireless a banda larga, di droni per l’ispezione aerea e di un programma per realizzare diagnosi in remoto, prevedere o risolvere rapidamente eventuali guasti.

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