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Come scegliere i termoconvettori elettrici a basso consumo energetico

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da Redazione | 11 Gennaio 2022

Anche gli amanti dell’inverno devono ammettere che avere in casa le temperature gelide degne di una pista da sci non è il massimo del confort; svegliarsi con una camera già riscaldata oppure rilassarsi dopo una lunga giornata di lavoro nel tepore del vostro salotto è sempre un gran piacere. Per fortuna esistono diverse soluzioni per riscaldare al meglio gli ambienti domestici con un occhio di riguardo al risparmio energetico che non guasta mai.

A tal proposito sono sempre più diffusi i termoconvettori elettrici a basso consumo energetico che consentono di affiancare il sistema di riscaldamento principale della vostra abitazione per diffondere il calore in maniera efficace; questi apparecchi si distinguono soprattutto per il tipo di alimentazione che permette il loro funzionamento e per il modo in cui possono essere installati nelle stanze di casa.

Se siete interessati ad acquistare un termoconvettore elettrico, allora lasciatevi guidare dai consigli di Energit per trovare il modello giusto per la vostra casa e per distinguerli dalle classiche stufe elettriche.

Tipi di termoconvettore

Prima di addentrarci tra le caratteristiche e le funzionalità che un buon termoconvettore elettrico dovrebbe avere, cerchiamo di capire di che cosa si tratta.

I termoconvettori sono conosciuti anche come radiatori o termosifoni e sono un tipo di sistema di riscaldamento che trasmette calore grazie alla convezione, cioè l’immissione di aria calda che tende a salire verso l’alto facendo scendere verso il basso l’aria fredda già presente nello spazio da riscaldare, che viene aspirata dal termoconvettore per essere nuovamente riscaldata e rilasciata nell’ambiente: in questo modo la stanza viene riscaldata in poco tempo e in maniera continua con un basso consumo energetico.

Come già accennato, esistono diversi tipi di termoconvettori e la prima distinzione che si può fare riguarda l’installazione.

Alcuni modelli hanno una maniglia e delle rotelle che facilitano lo spostamento del convettore da una stanza all’altra; in questo caso si parla quindi di termoconvettore da terra o a pavimento. Si tratta di impianti molto maneggevoli, ma allo stesso tempo risultano essere più ingombranti, perciò, è sconsigliato l’utilizzo in stanze troppo piccole per non occupare spazio.

L’alternativa in questo caso può essere l’utilizzo di termoconvettori elettrici a parete, cioè un impianto fisso di dimensioni ridotte rispetto al precedente che viene installato al muro della stanza da tenere al caldo. Che si tratti di termoconvettori elettrici a parete oppure di impianti alimentati a gas o a vapore è necessario individuare all’interno della stanza la parete libera in cui installarli: troppi oggetti vicino al termoconvettore potrebbero ostacolare la circolazione dell’aria calda. Per sfruttare al meglio questo tipo di riscaldamento, quindi, è preferibile installarlo nella parte più centrale della parete scelta in modo da favorire una maggiore quantità di aria fredda aspirata e nella parte bassa del muro, perché come abbiamo detto l’aria calda tende a salire verso l’alto e da questa posizione si riesce a scaldare la camera in maniera uniforme.

Non bisogna dimenticare che per scegliere il giusto termoconvettore, così come anche altre tipologie di stufe elettriche, è necessario prima calcolare la grandezza della stanza in modo da capire la potenza massima che serve per riscaldarla: ad esempio per una camera di circa 40 metri quadri può andare bene un apparecchio con una potenza massima di 2000 W eventualmente regolabili per gestire al meglio anche i consumi energetici.

Tipi di alimentazione

Un’altra distinzione che può essere fatta parlando di termoconvettori riguarda il tipo di alimentazione sfruttata per metterli in funzione, in particolare si può scegliere tra 3 tipi:

  1. i termoconvettori ad acqua richiedono l’allacciamento alla caldaia o alla pompa di calore per riscaldare l’acqua che scorre nei tubi alettati contenuti all’interno del radiatore. Grazie al raggiungimento di una temperatura di 50°C dei fluidi, l’aria in entrata viene riscaldata velocemente e rilasciata nella stanza attraverso la convezione naturale, oppure facilitata con l’azione di una ventola;
  2. i termoconvettori a gas producono aria calda grazie al bruciatore del gas utilizzato e a tal proposito devono essere collegati alla rete del metano, inoltre per motivi di sicurezza è necessario creare una presa d’aria verso l’esterno per scaricare i fumi prodotti, richiedono una manutenzione periodica e infine oltre al costo del metano bisogna calcolare anche il costo del consumo elettrico, poiché l’aria prodotta circola grazie alla ventilazione forzata. Sono più adatti a luoghi particolarmente freddi perché il gas utilizzato difficilmente gelerebbe a basse temperature al contrario dell’acqua, con una maggiore sicurezza anche per l’integrità delle tubature;
  3. i termoconvettori elettrici a basso consumo trasformano l’aria fredda aspirata in aria calda attraverso la resistenza elettrica che si trova al loro interno. Sono la soluzione ideale per chi in casa non può installare un sistema di riscaldamento collegato alla caldaia o non ha lo spazio sufficiente per sistemare la legna da ardere o ancora per chi semplicemente ha bisogno di una piccola stufa elettrica per riscaldare alcune stanze della propria abitazione. Nella maggior parte dei casi l’aria calda entra in circolo grazie a delle ventole, ma il vantaggio offerto dal convettore elettrico sta nella possibilità di poter regolare la potenza. Il più delle volte si tratta di radiatori con una potenza massima di 2000 watt da impiegare quando la stanza che volete riscaldare è particolarmente fredda, ma una volta raggiunta la temperatura desiderata potete diminuire la potenza per avere un maggior risparmio energetico.

Caratteristiche del termoconvettore elettrico

La maggior parte dei termoconvettori elettrici a basso consumo energetico ha delle caratteristiche in comune, alcune più tecniche di altre, che servono a migliorare il funzionamento del sistema di riscaldamento.

I termoconvettori elettrici hanno delle manopole, oppure per quanto riguarda i modelli più recenti hanno un display che consente di tenere sotto controllo la potenza del riscaldamento; come già detto in precedenza infatti, per un risparmio energetico maggiore si può pensare di utilizzare la massima potenza solo quando la temperatura è estremamente rigida, mentre si può impostare una potenza minore per il mantenimento costante del calore.

E a proposito di temperatura, i termoconvettori sono spesso dotati di un termostato interno che permette di impostare quella desiderata e in alcuni casi serve anche ad attivare autonomamente il riscaldamento quando viene percepita una temperatura troppo bassa. Al termostato molte volte è abbinato il timer che permette di impostare l’attivazione e la disattivazione del riscaldamento entro un certo orario.

Abbiamo parlato più volte delle ventole presenti all’interno del termoconvettore che aiutano a far circolare l’aria calda più velocemente, ma bisogna ricordare che queste ventole possono essere sfruttate anche nei mesi estivi per trasformare il riscaldamento in ventilatore.

La funzione antigelo può rivelarsi molto utile per chi sceglie di comprare il termoconvettore per scaldare la casa di montagna in cui le temperature tendono ad essere sempre molto rigide; questa funzione permette di attivare il riscaldamento tutte le volte che viene percepita una temperatura inferiore a 5°C, così da mantenere sempre un certo tepore all’interno dell’abitazione e proteggere dal gelo anche le tubature della casa.

Le caratteristiche che non devono mai mancare riguardano la sicurezza: è importante verificare che siano presenti la funzione di spegnimento automatico in caso di surriscaldamento o ribaltamento del radiatore per evitare pericolosi incidenti, inoltre bisogna cercare la presenza della sigla IP seguita da dei numeri, che indica la protezione dell’impianto dagli schizzi di acqua e dall’umidità.

I vantaggi dei termoconvettori elettrici a basso consumo energetico

Anche la grandezza dei termoconvettori elettrici a basso consumo energetico può incidere sulla vostra scelta: se siete orientati più su un riscaldamento a parete fate prima i conti con i metri quadri della stanza che si deve riscaldare e delle caratteristiche del muro su cui volete installarlo, se invece siete in cerca di un riscaldamento da adattare un po’ a tutte le stanze della vostra casa controllate che il riscaldamento non sia troppo pesante o poco maneggevole.

Ad esempio, se volete essere certi di una casa ben riscaldata in maniera costante e avere allo stesso tempo un grande risparmio energetico allora dovreste considerare il termoconvettore elettrico svedese che ha la particolarità di rimanere acceso 24 ore al giorno per garantire una migliore prestazione, se invece volete unire l’utilità alla vostra passione per l’home design allora le forme del Klarstein Bornholm Curved fanno al caso vostro: un termoconvettore diverso da tutti gli altri per la sua forma leggermente curvata per favorire un riscaldamento omogeneo e la superficie frontale che si trasforma in uno schermo a cristalli liquidi per trasmettere le informazioni sul suo funzionamento.

Se i termoconvettori elettrici offrono numerosi vantaggi come quello legato al riscaldamento veloce dell’ambiente senza produrre fumi tossici e senza richiedere lavori di manutenzione frequenti, secondo alcuni consumatori hanno il grande svantaggio del consumo energetico: in realtà per non avere sorprese nella bolletta è sufficiente trovare il radiatore che realmente soddisfi le vostre esigenze e in particolare si adatti allo spazio che deve scaldare, inoltre se volete avere la certezza del risparmio energetico unitevi alla famiglia Energit per avere ogni mese 50 kWh in regalo per la vostra casa.

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