Il freddo è in arrivo, ma quando si può accendere il riscaldamento nella propria città?
L’attivazione dei termosifoni in Italia è regolata da direttive statali che stabiliscono le date di accensione e spegnimento per le sei fasce climatiche e anche i gradi da impostare e le ore massime giornaliere di utilizzo. Queste regole possono essere modificate da Regioni e Comuni in base alle esigenze. Per esempio, nel 2022 il consigliere per l’energia, Roberto Cingolani, ha firmato un decreto ministeriale che prevedeva un grado in meno rispetto alle temperature massime a cui impostare il riscaldamento e l’accensione ridotta di un’ora rispetto all’anno precedente e per un periodo ridotto di 15 giorni.
Vediamo ora come sono divise le sei zone climatiche individuate dal MiTE (Ministero della Transizione Ecologica) e quali sono le regole per l’accensione riscaldamento 2024 in base alla zona climatica di appartenenza.
Indice dei contenuti
Accensione riscaldamento 2024: le 6 zone climatiche
La divisione del territorio nazionale in zone climatiche si basa sui Gradi Giorno (GG), i quali sono stati definiti dal DPR 412/93 come la “somma, estesa a tutti i giorni di un periodo annuale convenzionale di riscaldamento, delle sole differenze positive giornaliere tra la temperatura dell’ambiente, convenzionalmente fissata a 20°C, e la temperatura media esterna giornaliera”. Un valore alto di GG designa le zone più fredde, mentre al contrario un valore basso indica le zone con le temperature più calde.
Il territorio è stato dunque suddiviso in sei zone climatiche definite con le lettere dalla A alla F, dove la A è caratterizzata da GG inferiori ai 600 e la F superiori ai 3.000. A seconda della specifica zona climatica il fabbisogno termico sarà diverso e così le limitazioni, le quali si fanno via via meno severe con l’aumentare dei GG, fino ad arrivare alla zona F (Belluno, Cuneo e aree alpine) per la quale non è prevista alcuna limitazione.
Le zone climatiche non coincidono rigidamente con i confini regionali: seppur, come è prevedibile, le zone più fredde si trovano al nord e quelle più calde al sud, vi sono esempi di zone classificate come E negli appennini del sud o classificate come D nelle coste nordiche.
Ecco di seguito la suddivisione dei comuni nelle diverse zone climatiche:
- Zona A: Lampedusa, Linosa, Porto Empedocle.
- Zona B: Agrigento, Catania, Crotone, Messina, Palermo, Reggio Calabria, Siracusa, Trapani.
- Zona C: Bari, Benevento, Brindisi, Cagliari, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Imperia, Latina, Lecce, Napoli, Oristano, Ragusa, Salerno, Sassari, Taranto.
- Zona D: Ancona, Ascoli Piceno, Avellino, Caltanissetta, Chieti, Firenze, Foggia, Forlì’, Genova, Grosseto, Isernia, La Spezia, Livorno, Lucca, Macerata, Massa, Carrara, Matera, Nuoro, Pesaro, Pesaro, Pescara, Pisa, Pistoia, Prato, Roma, Savona, Siena, Teramo, Terni, Verona, Vibo Valentia, Viterbo.
- Zona E: Alessandria, Aosta, Arezzo, Asti, Bergamo, Biella, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Como, Cremona, Enna, Ferrara, Cesena, Frosinone, Gorizia, L’Aquila, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Modena, Novara, Padova, Parma, Pavia, Perugia, Piacenza, Pordenone, Potenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rieti, Rimini, Rovigo, Sondrio, Torino, Trento, Treviso, Trieste, Udine, Varese, Venezia, Verbania, Vercelli, Vicenza.
- Zona F: Belluno, Cuneo.
Accensione riscaldamento 2024: date e durata massima giornaliera per le 6 zone climatiche
Come abbiamo detto, la normativa indica per ogni zona climatica quale è il periodo dell’anno ed il numero massimo di ore giornaliere in cui nel 2024 è consentito accendere l’impianto di riscaldamento centralizzato.
La zona F è l’unica a non avere alcun tipo di limitazione, in quanto si tratta della zona più fredda. Per quanto riguarda le altre zone, la Zona E, è la prima a poter accendere il riscaldamento, dal 15 ottobre 2024 al 15 aprile 2025, con ben 14 ore giornaliere. Nella Zona D i termosifoni potranno essere accesi a partire dall’1 novembre fino al 15 aprile, per un massimo di 12 ore. Proseguendo verso le zone più temperate, nella Zona C si potranno accendere i riscaldamenti a partire dal 15 novembre e fino al 31 marzo, per 10 ore giornaliere massime. La Zona B prevede che il riscaldamento venga acceso a partire dall’1 dicembre fino al 31 marzo per 8 ore giornaliere ed infine la zona più calda, la A, prevede che il riscaldamento sia tenuto acceso per un massimo di sole 6 ore al giorno, dall’1 dicembre al 15 marzo.
Ecco una breve tabella riassuntiva delle date di accensione dei termosifoni per l’inverno 2024-2025:
ZONA | ACCENSIONE E SPEGNIMENTO RISCALDAMENTO 2024-2025 | ORE AL GIORNO |
A | 1° dicembre – 15 marzo | 6 |
B | 1° dicembre – 31 marzo | 8 |
C | 15 novembre – 31 marzo | 10 |
D | 1° novembre – 15 aprile | 12 |
E | 15 ottobre – 15 aprile | 14 |
F | Nessuna limitazione | Nessuna limitazione |
Le eccezioni alla regola
La normativa esclude alcuni edifici pubblici come cliniche o ospedali, ma anche asili nido e scuole materne, saune, piscine o altri luoghi per i quali queste regole stringenti non sembrano essere consone.
Inoltre, sarà esonerato dal rispettare le restrizioni citate anche chi possieda impianti alimentati prevalentemente a energie rinnovabili.
Nel caso di temperature particolarmente rigide, inoltre, le autorità comunali potranno autorizzare variazioni alle regole.
Accensione riscaldamento 2024: come funzionano i controlli?
I controlli per il rispetto delle regole sopraccitate spettano agli enti locali, i quali potranno però scegliere di delegarli ad altri organismi pubblici o privati, attraverso determinati accordi. Si tratterà di controlli a campione, che non riguarderanno coloro i quali possiedano un impianto di riscaldamento autonomo. Per chi non rispetta queste norme sono previste sanzioni pecuniarie salate.