La Centennial Light è una lampadina a incandescenza con filamento in carbonio, costruita alla fine del XIX secolo e installata nel 1901 presso la caserma dei vigili del fuoco di Livermore (California). Da quel momento non si è praticamente mai spenta: solo poche interruzioni dovute a trasferimenti o blackout, ma mai un guasto tecnico.
Dal 2013 detiene ufficialmente il riconoscimento del Guinness dei Primati come lampadina più longeva ancora funzionante al mondo.
E continuerà a bruciare finché il filamento resisterà, lentamente, tenacemente.
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Chi l’ha costruita?
La lampadina centenaria è attribuita a Adolphe A. Chaillet, ingegnere e inventore francese emigrato negli Stati Uniti, attivo alla fine dell’Ottocento. Chaillet lavorava per la Shelby Electric Company, azienda specializzata nella produzione di lampadine con filamento di carbonio.
Secondo documenti d’epoca, Chaillet progettò un modello di lampadina particolarmente resistente, dotato di filamento più spesso e di una miscela carboniosa più stabile rispetto alle lampadine moderne. Si parla spesso di “ricetta segreta”, ma più realisticamente furono la qualità dei materiali e l’attenzione costruttiva a renderla unica.
Molti prodotti degli anni ’10 e ’20 del Novecento sono sopravvissuti nel tempo grazie alla solidità della lavorazione: la Centennial Light è il simbolo perfetto di quell’epoca di artigianato elettrico.
Perché dura così tanto?
Gli ingegneri che hanno studiato la lampadina centenaria hanno individuato diversi fattori chiave nella sua prolungata durata:
• utilizzo di filamento in carbonio più resistente alle alte temperature
• funzionamento costante e senza accensioni/spegnimenti continui
• tensione elettrica molto bassa (circa 4 watt)
• materiali costruttivi di alta qualità e non industrializzati
Il filamento di carbonio, a differenza del tungsteno delle lampadine moderne, lavora a temperatura inferiore, producendo una luce più debole ma più stabile. La Centennial Light non mira a illuminare intensamente, ma a resistere. E lo sta facendo dal 1901.
L’obsolescenza programmata
Il caso della Centennial Light è diventato nel tempo l’emblema della discussione sul consumo elettronico. Perché un oggetto costruito oltre 120 anni fa funziona ancora, mentre le lampadine di oggi durano al massimo qualche anno?
Qui entra in gioco l’argomento obsolescenza programmata, secondo cui alcuni prodotti verrebbero progettati per deteriorarsi nel tempo, costringendo l’utente a sostituirli periodicamente. Non ci sono prove definitive che questo avvenga sistematicamente, ma il confronto è inevitabile: la Centennial Light dimostra che una lampadina può durare molto, molto più del normale.
Il dato più significativo è questo: le lampadine moderne sono più efficienti, ma non più longeve.
Le lampadine a LED, ad esempio, consumano molto meno di una lampadina a incandescenza, durano più a lungo, ma nessuna, almeno per ora, si è avvicinata ai 120 anni della lampadina di Livermore.
Dove si trova oggi e come seguirla in diretta
La lampadina centenaria è ancora visibile nella stessa caserma dei pompieri dove fu installata più di un secolo fa: Livermore-Pleasanton Fire Department, California.
La sua presenza è diventata talmente iconica che è stata installata una webcam dedicata, attiva 24 ore su 24, che permette a chiunque nel mondo di assistere in diretta alla luce più longeva mai registrata. Un flusso video che sembra quasi un battito cardiaco: lento, caldo, immutabile.
La lampadina non brilla come una LED da 300 lumen. È un bagliore tenue, color miele, che sembra parlare più di memoria che di luminosità, ma continua a farlo.
Durata contro consumo
La Centennial Light non è solo una curiosità tecnica. È un invito a riflettere.
In un’epoca di innovazioni veloci, la storia della lampadina centenaria ci ricorda che esiste un valore nella durata, nella manutenzione, nella qualità dei materiali.
La sostenibilità non è solo produrre meglio, ma produrre qualcosa che duri nel tempo, riducendo sprechi e sostituzioni.
Se una lampadina accesa dal 1901 è ancora lì, significa che quando progettazione e materiali si incontrano, la tecnologia può diventare eterna. La Centennial Light ci ricorda che il futuro dell’energia non è solo efficienza, ma anche consapevolezza, cura, progettazione responsabile.
Energit crede in un’energia intelligente: quella che illumina senza spreco, che dura, che rispetta risorse e ambiente.
Come quella piccola lampadina di Livermore che, da più di un secolo, continua a brillare.







