Saper leggere il contatore del gas è fondamentale per individuare possibili errori e anomalie in bolletta che incidono su bilancio familiare, permettendo al tempo stesso di comunicare i dati rilevati al proprio gestore per avere un profilo sempre aggiornato sui consumi.
In realtà la lettura del gas viene effettuata dal distributore locale tramite personale addetto per poi comunicarne i dati al fornitore.
Questo, a sua volta, si occupa del calcolo della spesa da addebitare al cliente in bolletta sulla base dei consumi effettivamente rilevati.
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Lettura del contatore del gas: come funziona
Purtroppo la lettura del contatore del gas non viene effettuata mensilmente, ma il distributore compie quest’operazione solo una volta all’anno per consumi fino a 500 Smc annui, mentre le letture obbligatorie possono essere al massimo due per i consumi fino a 1.500 Smc all’anno.
Questo significa che nella maggior parte dei casi l’importo della bolletta sarà calcolato sulla base dei consumi stimati sulla base delle precedenti letture.
Ecco perché saper leggere il contatore diventa fondamentale per risparmiare ed evitare inutili conguagli.
Il contatore del gas elettronico ha sostituito i vecchi contatori, che rendevano spesso difficoltoso procedere all’autolettura.
La sostituzione, decisa dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) e resa obbligatoria con la delibera 631/2013/gas, è gratuita e permette all’utente di comunicare una lettura dei consumi reali e non di quelli stimati e di risparmiare sulla bolletta.
Ma prima di capire come leggere il contatore del gas elettronico e come funziona, vediamo quali sono le differenze tra i nuovi contatori digitali e i vecchi modelli, ecco cosa è cambiato.
Contatori del gas: differenze tra vecchi e nuovi modelli
Il vecchio modello di contatore del gas, definito anche a membrana o a pareti deformabili, è formato da due camere a movimento alternato che, attraverso un sistema a manovella, permette al totalizzatore di girare sul quadrante.
Questo è composto da numeretti che girano ed indicano il consumo della quantità di gas ad ogni ciclo di riempimento e svuotamento delle camere.
Tra i vecchi modelli è possibile trovare anche quelli che supportano portate di gas maggiori, detti a pistoni rotanti o a turbina.
I contatori di nuova generazione, di tipo elettronico, che hanno ormai completamente sostituito i vecchi modelli, sono caratterizzati da display digitale, che permette di visualizzare le informazioni utili all’autolettura da parte del cliente.
Dotati di interfaccia semplice e intuitiva e pochi tasti, questi nuovi contatori intelligenti sono anche definiti integrati in quanto al loro interno integrano appunto il convertitore di volume, ossia lo strumento utile a correggere i volumi misurati dal contatore meccanico per convertirli in metri cubi standard o Smc, e il trasmettitore che serve per inoltrare appunto i dati al sistema centrale e consentire la telelettura.
Il principale vantaggio offerto dai nuovi contatori è dato, infatti, dalla possibilità di esercitare il telecontrollo da remoto su questi apparecchi, effettuare la telelettura a distanza, oltre ad offrire una misurazione dei consumi più affidabile.
Questi nuovi dispositivi sono, infatti, in grado di misurare il volume di gas che passa attraverso l’apparecchio e di conoscere in modo esatto e preciso i metri cubi di gas effettivamente consumati dall’utente.
Sono, infine, dotati di piccoli fori destinati alla lettura ottica da parte del personale tecnico incaricato dal distributore e di numero di matricola per identificare l’utenza e registrarne al meglio i consumi.
I nuovi contatori sono in genere collocati all’interno dell’abitazione, per lo più nell’ingresso dentro un armadietto ma non è raro trovarli in cantina o in garage.
Se disposti all’esterno, si trovano solitamente sul pianerottolo del palazzo oppure nel sottoscala o in una parete o muro al confine della proprietà.
Inizia a risparmiare sulla bolletta del gas
Come si legge il nuovo contatore del gas
Proprio l’interfaccia essenziale dei nuovi contatori elettronici semplifica notevolmente le operazioni di autolettura all’utente.
Mentre nei vecchi modelli la lettura del contatore avveniva comunicando solamente i numeri individuati su sfondo nero e leggendo le cifre a sinistra della virgola, nei contatori di nuova generazione è necessario premere alcuni tasti sulla parte frontale per accedere ai dati del consumo sul display, normalmente spento.
Questo si attiva appunto premendo più volte l’apposito pulsante collocato sulla destra per poi visualizzare il numero relativo ai consumi dei gas realmente effettuati.
Le modalità di lettura possono variare a seconda delle diverse case produttrici, ma l’elemento comune a tutti i contatori di nuova generazione è proprio la schermata con il totalizzatore del consumo di cui sarà necessario dare comunicazione al proprio fornitore, indicando il numero intero ossia le cifre prima della virgola, generalmente di colore bianco su sfondo nero.
Le cifre dopo la virgola, generalmente su sfondo rosso e corrispondenti a frazioni di metro cubo, non devono essere prese in considerazione durante la lettura del contatore.
Premendo più volte il tasto di accensione sarà possibile accedere a diverse schermate che permetteranno la visualizzazione di svariate informazioni.
Tra queste troviamo quelle relative a data e ora del periodo tariffario, la portata massima ossia la quantità di gas che passa in un tempo preciso nel contatore misurata in metri cubi, il codice PDR ossia il punto di riconsegna fornito dal distributore per identificare l’utenza e la totalizzazione dei volumi per fasce F1, F2 ed F3.
Durante la lettura è possibile identificare anche il numero di matricola del tuo contatore, un codice che identifica l’apparecchio composto da 6 o 8 cifre, collocato in posizione diversa a seconda dei modelli.
Esso può essere preceduto dalla sigla No e collocato sotto al codice a barre oppure essere collocato accanto al codice a barre o ancora preceduto sotto l’indicatore del consumo e preceduto da Nr. o No.
Negli apparecchi elettronici questo numero può anche essere preceduto da 4 lettere.
E’ possibile inoltre anche di ottenere informazioni sullo storico dei consumi effettuati e sullo stato di apertura e chiusura della valvola del gas.
Il display, per favorire il risparmio energetico, si spegne automaticamente dopo pochi minuti dall’accensione, pertanto per una nuova visualizzazione e lettura dei dati relativi ai consumi sarà necessario riaccenderlo seguendo la procedura sopra riportata.
Come fare l’autolettura dei nuovi contatori
La sostituzione dei vecchi contatori con i nuovi modelli elettronici ha permesso di facilitare le operazioni di autolettura agli utenti, che sono in grado di comunicare più facilmente i dati sui consumi effettuati al proprio fornitore.
Ecco gli elementi fondamentali da trasmettere e i passaggi fondamentali da compiere per completare correttamente questa importante operazione:
- Registrare il numero cliente. Questa cifra, composta da 9 numeri si trova nella prima pagina della bolletta e individua in modo specifico l’utenza del gas.
- Identificare il valore di lettura del contatore ossia le cifre prima della virgola, che come abbiamo visto dovranno essere in bianco su sfondo nero, esclusi gli zeri.
- Accedere ai canali comunicati dal fornitore (numero verde o applicazione).
- Comunicare tramite il canale scelto il numero cliente e il valore della lettura del contatore, attendere il messaggio di conferma.
Se l’autolettura dei consumi sarà considerata valida dal distributore verrà utilizzata nella fattura successiva.
La lettura del contatore può essere trasmessa in qualsiasi momento, il gestore si occuperà del calcolo esatto dei consumi.
Tuttavia inviare l’autolettura in un determinato periodo permetterà di ottimizzare il calcolo.
Per favorire un’indicazione dei costi in bolletta basata su consumi effettivi e non su quelli stimati è opportuno fare riferimento al riquadro apposito presente nella fattura, dove è indicato il periodo nel quale è preferibile comunicare l’autolettura del gas.
La qualità, l’affidabilità e la sicurezza del servizio Energit sono garantiti da Terna e dal Distributore Locale, che forniscono tutta l’assistenza tecnica necessaria secondo gli standard indicati dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), indipendentemente dal fornitore scelto.
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