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    Cos’è il mercato dell’energia elettrica

    da Redazione | 05 Febbraio 2019

    L’introduzione del mercato libero dell’energia elettrica in Italia risale alla fine degli anni novanta, quando il D.L. n.79 del 16 marzo 1999 (o Decreto Bersani) permise di avviare una graduale liberalizzazione delle attività di acquisto e vendita di energia elettrica, oltre che di produzione e importazione.

    L’attuazione della direttiva CE sull’elettricità, avvenuta con il decreto Bersani, ha smantellato totalmente il monopolio delle compagnie elettriche sul mercato energetico e ha dato vita ad una separazione tra attività di produzione, trasmissione e distribuzione dell’energia.

    Prima di questa data vigeva esclusivamente il servizio di maggior tutela, un regime in cui il prezzo delle materie prime è stabilito dall’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA) secondo un’unica tariffa (una per la luce e una per il gas), aggiornata ogni tre mesi in base all’andamento dei prezzi del mercato energetico.

    Per facilitare il passaggio al mercato libero sono state adottate diverse misure a favore degli utenti del mercato tutelato, ad esempio la Tutela Simile e le offerte Placet.
    La prima ha consentito la sottoscrizione di contratti con una compagnia del mercato libero a condizioni identiche alla maggior tutela, offrendo in più la possibilità di usufruire di un bonus, a patto di non recedere anticipatamente dal contratto.
    Le offerte Placet, invece, stabiliscono una tariffa unica per la materia prima, rinnovata ogni 12 mesi, mentre le condizioni contrattuali vengono definite dall’Autorità, nessun servizio aggiuntivo viene addebitato all’utente.

    La liberalizzazione del mercato dell’energia è avvenuta con gradualità, arrivando pian piano a rivoluzionare l’intero sistema elettrico nazionale.

    Dalle grandi fabbriche si è arrivati ai privati grazie ad un progressivo abbassamento delle soglie di consumo per l’accesso al mercato libero, che ha consentito di giungere alla totale liberalizzazione. Dal 1° luglio 2017 anche le utenze domestiche possono, infatti, accedere alle tariffe del libero mercato e comprare liberamente energia scegliendo tra le offerte luce e gas in base ad esigenze di consumo e stile vita.

    Chi non ha compiuto il passaggio al libero mercato continua ad essere sottoposto al regime di maggior tutela, che sarà abolito definitivamente nel 2020, rendendo obbligatorio per tutti adeguarsi alle condizioni del mercato libero e scegliere un nuovo fornitore di energia elettrica.

    Quali saranno i vantaggi legati alla fine del mercato di maggior tutela?

    Andiamo con ordine e cerchiamo prima di conoscere meglio le caratteristiche del libero mercato, per poi passare a descriverne le condizioni e i benefici per il cliente finale.

    Il mercato libero dell’energia: i vantaggi e le condizioni

    Il mercato libero dell’energia è il frutto di una rivoluzione del mercato energetico che ha permesso di introdurre il principio della libera concorrenza, secondo regole stabilite dall’Autorità nell’ottica europea della creazione di un unico mercato dell’energia.

    Mercato libero significa che tutti gli utenti possono scegliere in libertà da quale fornitore e a quali condizioni economiche acquistare gas ed elettricità.

    Con il passaggio al mercato libero dell’energia si compie una netta semplificazione per il cliente finale, che può avvantaggiarsi di innumerevoli condizioni economiche vantaggiose.
    Il prezzo di vendita della materia prima è determinato con ampia autonomia dal gestore, che può dunque rivolgersi al cliente con un ampio ventaglio di soluzioni, mentre i costi della rete e di altre componenti sono fissati dall’AEEGSI (Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico).

    Il mercato libero dell’energia offre dunque innumerevoli vantaggi all’utente finale, tra i principali:

      1. Tariffe vantaggiose e diversificate. Al primo posto tra le variabili che definiscono i vantaggi del libero mercato troviamo sicuramente un’ampia possibilità di scelta tra diverse tariffe luce e gas per la fornitura di energia elettrica. Tra queste vi sono:
        • opzioni monorarie, che prevedono un unico prezzo per la componente energia per tutta la durata della giornata;
        • tariffe biorarie, che applicano un prezzo diverso in base a differenti fasce orarie o giorni di consumo;
        • tariffe multiorarie, che considerano tre prezzi diversi applicati a tre fasce orarie distinte;
        • tariffe a costo fisso o bloccato, in cui il prezzo della materia prima è bloccato per un determinato periodo di tempo, che oscilla generalmente dai 12 ai 24 mesi;
        • tariffe a prezzo indicizzato, dove il costo è variabile ed è stabilito sulla base di un indice di riferimento.

    A queste si possono aggiungere altre promozioni e tariffe che prevedono una riduzione dei costi della materia prima a partire dal secondo anno di contratto o altre agevolazioni.

    1. Potere decisionale. L’altro indiscutibile vantaggio per i clienti del libero mercato è di avere un ampio potere decisionale rispetto agli utenti del mercato di maggior tutela, le cui possibilità di scelta sono pressoché nulle in quanto strettamente legate alle tariffe imposte e aggiornate dall’Autorità. Il mercato libero dell’energia elettrica e del gas presuppone, infatti, una libera scelta da parte degli utenti rispetto alle condizioni economiche di acquisto dell’energia e del gas metano, oltre che del fornitore o venditore da cui approvvigionarsi. Il consumatore paga soltanto il costo dell’energia al gestore del servizio, il trasporto continua ad essere a carico di società in concessione, esattamente come nel servizio di maggior tutela.
    2. Nessuna interruzione di servizio. Ai primi due vantaggi si unisce la possibilità di passare gratuitamente da un fornitore ad un altro senza alcuna interruzione di servizio né intervento sulle utenze. Per cambiare fornitore nel mercato libero è sufficiente rispettare un periodo minimo di preavviso senza alcun costo, se non quello relativo alla marca da bollo. Sarà il nuovo fornitore, infatti, a farsi carico di eventuali comunicazioni alla vecchia compagnia, occupandosi inoltre anche di tutte le pratiche burocratiche e amministrative per il completamento del passaggio.
    3. Maggiore tutela. Con la liberalizzazione del mercato dell’energia i costi della rete e di altre componenti vengono fissati dall’autorità AEEGSI ossia la rete di trasmissione e distribuzione unica sul territorio. Per gli utenti domestici che aderiscono al libero mercato ciò si traduce in una maggiore tutela contro eventuali abusi da parte delle compagnie energetiche, il cui operato è sempre sotto la vigilanza dell’Autorità, che ha il compito di far rispettare il principio della libera concorrenza. L’ARERA si propone, infatti, di garantire la trasparenza del mercato energetico introducendo norme e regolamenti che tutti i venditori di gas e luce sono obbligati ad applicare e che disciplinano l’indicazione dei prezzi, delle fonti energetiche utilizzate, criteri contrattuali e di tutto ciò che possa assicurare una corretta informazione a vantaggio dell’utente.
    4. Pochi vincoli contrattuali. Oltre ad essere tutelati e ad avere un servizio garantito, gli utenti del mercato libero godono di pochi vincoli contrattuali: possono, infatti, recedere in qualsiasi momento dall’offerta stipulata con il nuovo fornitore, avvantaggiandosi del diritto di ripensamento e della possibilità di recesso contrattuale con rientro al servizio di maggior tutela.

    Trasparenza contrattuale, ampio ventaglio di offerte compatibili con diversi stili di vita ed elevate possibilità di risparmio sono le caratteristiche del mercato libero dell’energia che completano questo quadro e rendono il passaggio al libero mercato così vantaggioso per il cliente.

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