Home  >  Energit time  >  Quanto consuma un condizionatore acceso 24 ore?

Quanto consuma un condizionatore acceso 24 ore?

Condizionatore accesso 24 ore quanto consuma

da Redazione | 08 Agosto 2023

Il condizionatore è un alleato prezioso durante le calde giornate estive, specialmente quest’anno in cui le temperature sono alle stelle. L’aria condizionata è infatti in grado di regalare un piacevole sollievo e rendere l’ambiente confortevole nelle nostre case. Tuttavia, è importante tenere sotto controllo i consumi energetici, specialmente se si ha la tentazione di lasciare il condizionatore acceso per l’intera giornata (tentazione che, in un’estate come questa, è particolarmente comprensibile). Ma vi siete mai chiesti quanto energia consuma l’apparecchio qualora lo si lasci acceso ininterrottamente?

In questo articolo, esamineremo da vicino il consumo di un condizionatore acceso 24 ore. Successivamente, analizzeremo i fattori che influenzano questo consumo e forniremo alcuni consigli utili per ottimizzare l’efficienza energetica e ridurre gli sprechi.

Condizionatore acceso 24 ore: consumo

Probabilmente, siete già a conoscenza del fatto che il condizionatore non sia un apparecchio a basso consumo. Ma quali sono esattamente i suoi consumi?

Come è facile immaginare, il consumo energetico di un condizionatore varia notevolmente a seconda di numerosi fattori quali l’efficienza energetica dell’apparecchio, le dimensioni della stanza e le condizioni metereologiche. Ci concentreremo meglio sui fattori che incidono sui consumi del condizionatore nel prossimo paragrafo. È pertanto impossibile fornire un dato unico circa il consumo di un condizionatore acceso 24 ore; tuttavia, possiamo fornire una panoramica che aiuti a chiarire il più possibile qual’è l’entità dei consumi.

Innanzitutto, per conoscere con esattezza il consumo del proprio condizionatore è necessario consultare la scheda tecnica dell’apparecchio, nella quale sono indicati il consumo energetico minimo e quello massimo in modalità di raffreddamento. Solitamente, si parla di un range di potenza: per fare un esempio, il range di potenza di un condizionatore potrebbe essere compreso fra 400 e 1300 W.

Dopo aver letto tale dato, è necessario dividere queste cifre per 1000, così da ottenere la quantità di energia consumata in chilowattora (kWh). Nel nostro esempio, parleremo dunque di un consumo energetico orario che varia da un minimo di 0,4 kWh fino ad un massimo di 1,3. Per poi collegare questo dato all’effettivo costo in bolletta, sarà necessario moltiplicare i kWh per il costo orario dell’energia, il quale varierà a seconda che ci si affidi al mercato libero o di maggior tutela.

È chiaro allora come definire il consumo di un condizionatore acceso 24 ore non sia affatto semplice, in quanto si parla sempre di un range: il condizionatore consumerà di più alla prima ora rispetto che alla seconda, consumerà di più nelle ore in cui lo sbalzo di temperatura fra interno ed esterno è maggiore e via dicendo. Ciò significa che moltiplicare un dato (come il nostro 1,3 kWh) per 24 è sicuramente fuorviante. Può essere però utile per ottenere un range che vada da un dato minimo ed uno massimo di consumo, relativi al condizionatore in questione.

Cosa influenza il consumo di un condizionatore?

I fattori che influenzano il consumo di un condizionatore sono molteplici e vanno presi in considerazione per ottimizzare l’efficienza energetica.

  • In primo luogo, la tipologia del condizionatore gioca un ruolo fondamentale: quelli portatili, nonostante il prezzo iniziale più abbordabile, tendono a consumare di più rispetto a quelli fissi. Questo è devuto alla dispersione d’aria fresca, dovuta al fatto che, per funzionare, sfruttano un foro o un’apertura della finestra attraverso il quale un tubo farà fuoriuscire l’aria calda. Nel caso il condizionatore sia dotato di tecnologia a pompa di calore, bisognerà valutare se sia preferibile un modello monosplit o uno multisplit. La scelta tra modelli monosplit e multisplit dipende dalla necessità di climatizzare più stanze con un unico apparecchio (multisplit) o meno (monosplit).
  • L’efficienza energetica, indicata dalla classificazione energetica (segnati oggi con una nuova scala da G ad A, dove la classe D equivale alla vecchia classe A+++), è un altro aspetto cruciale, poiché un modello di classe energetica più elevata (A) garantisce minori costi di esercizio e minor impatto ambientale.
  • Anche le condizioni metereologiche influiscono sul consumo, poiché in condizioni di elevata temperatura esterna, il condizionatore richiederà più energia per mantenere una temperatura interna confortevole.
  • Un buon isolamento termico dell’abitazione riduce il consumo energetico, consentendo al condizionatore di mantenere più facilmente la temperatura desiderata.
  • La tecnologia inverter, presente nella maggior parte dei condizionatori, contribuisce a ridurre i consumi, mantenendo la temperatura costante con una minore variazione.
  • Infine, la potenza del condizionatore, che deve essere adeguata alle dimensioni della stanza o in generale dell’ambiente da climatizzare per evitare sprechi energetici.

Come ridurre i propri consumi

Per concludere, ecco alcuni suggerimenti utili se desiderate utilizzare il condizionatore riducendo al minimo il suo consumo energetico.

  • Innanzitutto, effettuate una regolare manutenzione dell’apparecchio per garantirne il funzionamento efficiente nel tempo.
  • Quando acquistate un nuovo condizionatore, optate per uno con un’alta classificazione energetica per massimizzare l’efficienza.
  • Investite in un climatizzatore intelligente che possa essere spento anche da remoto, quando non necessario.
  • Utilizzate l’impostazione eco, se disponibile.
  • In una giornata particolarmente calda, accendendete l’aria condizionata presto per evitare che la temperatura interna aumenti troppo ed il condizionatore necessiti di maggiore energia per lavorare.
  • L’utilizzo del deumidificatore può essere un’alternativa efficiente per ridurre l’umidità senza consumare eccessiva energia.
  • Assicuratevi di scegliere un condizionatore delle giuste dimensioni per la vostra casa, evitando di optare per uno troppo grande o troppo piccolo, poiché ciò influirà sul consumo energetico.
  • Posizionate correttamente il condizionatore in una zona ombreggiata della stanza e assicuratevi che non ci siano ostacoli al flusso d’aria intorno all’unità esterna.
  • Regolate la temperatura in modo appropriato, evitando eccessivi sbalzi termici. Idealmente, la differenza di temperatura fra l’interno e l’esterno deve essere compresa fra i 6 e gli 8°C.
  • Infine, considerate di migliorare l’isolamento domestico con interventi come la sostituzione di vecchie finestre o lavori di isolamento degli edifici, che potranno ridurre i consumi elettrici nel lungo termine.

Come abbiamo visto, un condizionatore acceso per 24 ore può comportare un consumo energetico significativo. Tuttavia, con una scelta accurata e l’adozione di buone pratiche di efficienza energetica, è possibile ridurre il consumo senza rinunciare al comfort dell’apparecchio. Assicuratevi di considerare attentamente le caratteristiche del condizionatore e di adottare misure per ridurre lo spreco di energia, aiutando così sia il portafoglio sia l’ambiente.

Pin It on Pinterest