Ti sei mai chiesto perché i costi della bolletta luce per una seconda casa siano spesso più alti rispetto alla tua abitazione principale? Molti proprietari si trovano a pagare spese elevate anche con bassi consumi, proprio perché le regole stabilite da ARERA prevedono differenze tra prima e seconda casa. Vediamo quindi quali sono i costi fissi bolletta della luce seconda casa, perché costa di più e quali strategie adottare per ridurre i costi.
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I costi fissi della bolletta luce della seconda casa
Innanzitutto, precisiamo che con seconda casa si indica qualsiasi abitazione diversa da quella in cui una persona ha la propria residenza anagrafica. Non è quindi l’abitazione principale, ma un immobile che si possiede o utilizza per altri scopi. Può essere ad esempio una casa al mare, in montagna o una casa ereditata.
La bolletta della luce non si compone solo di quanto effettivamente consumato, ma anche di una serie di costi fissi che vengono applicati a tutti i clienti. Nelle bollette luce delle utenze non residenti i principali sono:
- Oneri di sistema applicati sia in quota energia che in quota fissa, stabiliti dall’ARERA.
- Spese per trasporto e distribuzione dell’energia.
- Potenza del contatore: più alta è la potenza disponibile (ad esempio 3 kW, 4,5 kW o 6 kW), maggiori saranno i costi.
- Imposte: l’Iva è del 22%.
Questi elementi incidono in maniera significativa sui costi della bolletta, soprattutto quando i consumi sono bassi o nulli.
Bollette: differenze tra prima e seconda casa
La distinzione tra clienti non residenti e residenti fa la differenza. I costi fissi per le bollette luce seconda casa sono più alti, mentre per la residenza principale (utenza domestica residente) sono previste condizioni agevolate.
In particolare, per chi ha una seconda casa:
- la quota fissa annuale è maggiore;
- gli oneri di sistema sono più elevati;
- non si ha accesso a bonus sociali legati al reddito.
Di conseguenza, anche a parità di consumi, la spesa finale può essere più elevata.
Infatti, per la prima casa gli oneri di sistema sono calcolati in quota energia, cioè in base all’effettivo consumo e l’IVA applicata è al 10%, mentre per le seconde case è del 22%.
Perché la bolletta della seconda casa è più alta?
Il motivo principale è che l’ARERA con la riforma tariffaria del 2017 ha deciso di applicare una distinzione tra prima e seconda casa per rendere più equo il sistema: chi utilizza un immobile come abitazione principale ha tariffe più leggere, mentre chi possiede una seconda casa paga una parte maggiore di costi fissi.
Inoltre, anche se l’abitazione rimane vuota gran parte dell’anno, la presenza di un contratto attivo comporta comunque il pagamento dei costi legati a quota fissa, oneri di sistema e servizi di rete, indipendentemente dal consumo di energia effettivo.
Nello specifico, la riforma ha introdotto la tariffa TD con la quale il prezzo dell’energia è composto da:
- Quota fissa, indipendente dal consumo.
- Quota potenza, calcolata in base ai kW impegnati.
- Quota energia, legata ai consumi effettivi.
In più, come detto, per la seconda casa non si ha diritto ai bonus sociali.
Consigli per risparmiare sulla bolletta della seconda casa
Anche se i costi della bolletta per la seconda casa non possono essere eliminati del tutto, esistono alcune soluzioni per ridurre i costi:
- Verificare la potenza del contatore: potrebbe bastare una potenza inferiore riducendo così i costi fissi.
- Scegliere la fornitura di energia più conveniente: confrontate le offerte e trovare tariffe luce e gas più adatte ai propri consumi e green come le soluzioni Energit pensate sia per abitazioni principali di residenza che per le seconde case.
- Adattare il contratto ai bassi consumi: alcune tariffe sono pensate proprio per chi usa poco la corrente, ideali per la luce della seconda casa.
- Valutare la sospensione temporanea: se non si utilizza l’immobile per periodi lunghi, in alcuni casi può convenire disattivare e riattivare l’utenza.
- Assicurarsi di non pagare il canone Rai in quanto viene applicato solo alle utenze domestiche residenti.
I costi fissi bolletta luce seconda casa rappresentano spesso la parte più pesante per i proprietari che utilizzano poco l’immobile. Tuttavia, scegliere elettrodomestici a basso consumo, usare lampadine a LED, confrontare le offerte nel mercato libero e scegliere una tariffa multioraria può fare una grande differenza, permettendovi di usufruire della vostra casa vacanze senza rinunciare al comfort. Un semplice cambio di tariffa può alleggerire in modo concreto i costi della bolletta, garantendo più trasparenza e risparmio! Scopri le offerte Energit.