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Da quando il canone RAI si paga in bolletta?

Da quando il canone rai si paga in bolletta?

da Redazione | 20 Luglio 2022

Il canone RAI è un’imposta applicata sulla detenzione di apparecchi televisivi e regolamentata sulla base della legge n.880 del 4 giugno 1938 sulla Disciplina degli abbonamenti alle radioaudizioni.

Da quando il canone RAI si paga in bolletta? Esattamente a partire da luglio 2016 il canone Rai si paga in bolletta. Questa modalità è stata decretata dalla Legge di Stabilità 2016 che ha introdotto delle importanti modifiche sulla modalità di pagamento e sulle procedure di suggellamento dell’apparecchio televisivo. Vediamo tutto quello che c’è da sapere.

Canone TV

La tassazione del canone riguarda tutte le utenze domestiche residenti che dispongano di un contatore luce, a prescindere dal fatto che gli intestatari delle stesse bollette siano o meno in possesso di una tv nella propria abitazione.

La Legge di Stabilità 2016 presuppone, inoltre, che i titolari di utenze domestiche paghino il canone RAI a prescindere dall’uso o meno dell’apparecchio televisivo in possesso o dalla scelta dei canali, in quanto la tassa viene applicata esclusivamente in base alla detenzione dell’apparecchio.

L’importo, addebitato nella bolletta dell’energia elettrica, dovrà essere addebitato alla famiglia anagrafica, indipendentemente dal numero di apparecchi presenti all’interno delle abitazioni.

Ecco nel dettaglio chi deve pagare il canone RAI, chi può esserne esonerato e a quanto ammonta il pagamento nel 2022.

Chi deve pagare il canone RAI: regole ed esoneri

Il canone Rai è un’imposta obbligatoria per tutti coloro che in casa possiedono la tv, pertanto a dover pagare questa tassa sul possesso del televisore saranno tutti coloro che si identificano come titolari di un contratto luce nell’indirizzo di residenza. Come abbiamo detto, è dal 2016 che il canone Rai si paga in bolletta.

Tuttavia la casistica è talmente vasta da poter creare confusione, vediamo allora nel dettaglio esattamente chi deve pagare il canone secondo le disposizioni della Legge di Bilancio del 2016:

  • Utenti domestici residenti: in questo caso è previsto l’addebito del canone Rai.
  • Utenti domestici non residenti (affittuari e proprietari di seconde case): questa categoria risulta esonerata dal pagamento del Canone Rai solo se titolari di un’utenza elettrica domestica non residente.
  • Utenti residenti all’estero proprietari di una casa in Italia: anche in questo caso ciò che conta per l’addebito del canone Rai è l’utenza elettrica, pertanto chi appartiene a questa categoria, non dovrà pagare l’imposta nella casa in questione, in quanto non titolare di un contratto luce per residenti.

Qualora chi avesse diritto all’esonero dal pagamento del Canone Rai ricevesse l’addebito dell’imposta in bolletta, dovrà preoccuparsi di inviare l’autocertificazione di esonero all’Agenzia delle Entrate.

Ecco a chi spettano eventuali esoneri e rimborsi e come ottenerli.

Esoneri e rimborsi canone TV: a chi spettano e come ottenerli

Il testo della norma relativa al pagamento del canone afferma che l’imposta è dovuta una sola volta in relazione agli apparecchi detenuti nei luoghi adibiti a residenza o dimora da soggetti appartenenti alla stessa famiglia anagrafica.

Pertanto sono esonerati dal pagamento del canone Rai in bolletta:

  • Utenti che non possiedono una televisione. L’imposta del canone RAI, come abbiamo visto, si applica sulla base della detenzione dell’apparecchio, ma viene addebitata a prescindere che l’utente residente ne sia in possesso o meno, in quanto titolare di un contratto elettrico.

Per questo motivo se rientri in questa categoria non sei obbligato a pagare il Canone Rai, qualora ti venisse addebitato e non possiedi né tv o non utilizzi un sintonizzatore quale tv o tablet per guardarla sei autorizzato a richiedere l’esenzione dal pagamento inviando un’autodichiarazione.

La stessa può essere utilizzata anche dagli eredi in caso di decesso del titolare dell’utenza, purché ne vengano specificati i dati anagrafici, evitando così l’addebito del canone.

  • Proprietari di seconde case. Il canone TV in bolletta è addebitato solo sulla prima casa, pertanto i proprietari di seconde case non sono obbligati a versare la quota per tutti gli immobili in possesso.

Qualora l’importo venisse addebitato in bolletta, è indispensabile inviare un’autocertificazione al proprio gestore al fine di dimostrare che il canone non dovrà essere versato.

In caso di domiciliazione bancaria è indispensabile comunicare anche questo dato al proprio operatore per non essere costretti a revocarla.

Importante anche segnalare eventuali cambi di residenza al proprio fornitore di energia elettrica tenendo presente che il canone di abbonamento alla televisione è sempre addebitato sulla base dell’utenza elettrica dell’abitazione in cui il titolare del contratto ha stabilito la residenza anagrafica.

  • Over 75 con reddito non superiore agli 8.000€, incluso quello del coniuge, importo che con le nuove disposizioni del 2018 si è abbassato a 6.700€.
  • Invalidi ospitati da case di riposo.
  • Utenti il cui canone è già stato versato da coniugi o conviventi.
  • Militari delle Forze Armate, militari stranieri appartenenti alle forze Nato.
  • Diplomatici e agenti consolari stranieri, purché viga il principio di reciprocità ossia l’esonero è applicabile solamente se anche i diplomatici italiani ne possono usufruire in ugual misura all’estero.
  • Rivenditori o tecnici addetti alla riparazione di tv.
  • Proprietari di imbarcazioni da diporto purché non sfruttate per attività di tipo commerciale.

Per quanto riguarda l’esenzione dal canone RAI è sufficiente inviarne comunicazione con una raccomandata che includa ricevuta di ritorno per evitare di pagare l’addebito dei costi non dovuti.

Il rimborso di eventuali importi erroneamente addebitati in bolletta può essere ottenuto tramite apposito modulo reperibile nel sito dell’Agenzia delle Entrate.

Per evitare inconvenienti, qualora non si fosse in possesso della tv è possibile presentare un’autocertificazione che dimostri la totale assenza dell’apparecchio nella dimora di residenza.

Il modulo, che è possibile scaricare dal sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, oltre da chi non è in possesso di una tv, può essere utilizzato per segnalare il caso in cui due soggetti conviventi siano titolari di utenze elettriche distinte.

La presentazione della documentazione può avvenire allo sportello di intermediari abilitati quali CAF o commercialisti o essere effettuata direttamente online dal contribuente tramite apposita applicazione disponibile nel sito ufficiale dell’Agenzia delle entrate, sfruttando le credenziali di accesso ai siti Fisconline o Entratel rilasciate dall’ente stesso.

È possibile inviare l’autocertificazione online tramite servizio postale raccomandato in accompagnamento ad un documento di identità valido.

Canone Rai in bolletta: quanto si paga

Con la Legge di Bilancio 2016 il Governo ha regolamentato il pagamento del canone TV con la promessa di ridurne l’importo, che ammontava a circa 113€ fino all’anno precedente.

In realtà la riduzione del canone Rai è stata esigua ed il risparmio è di soli 13€.

Il canone RAI in bolletta, fissato per il 2016, ammontava infatti a 100€ ma fortunatamente l’importo è sceso nell’anno successivo, a dimostrazione del successo dell’operazione, andata a buon fine in termini di incassi.

L’importo del canone Rai si è abbassato dunque a 90€ l’anno, addebitati attraverso 10 rate mensili da 9 euro ciascuna.

Con il Decreto Attuativo sul canone Rai in bolletta, inviato all’Autorità per l’Energia e al Consiglio di Stato, si intendeva regolamentare anche alcuni dettagli relativi al pagamento dell’imposta in casi del tutto particolari, ad esempio:

  • Intestatari diversi. Nel caso in cui gli intestatari del canone e del contratto elettrico di una stessa utenza domestica fossero due soggetti diversi, l’Agenzia delle Entrate dovrà occuparsi di intestare il canone RAI al titolare del contratto di energia elettrica con una voltura automatica.
  • Utenti non titolari di bolletta. Qualora un nucleo famigliare non pagasse la bolletta della luce ovvero non consumasse elettricità, riceverà comunque l’addebito del canone RAI tramite fattura quadrimestrale.
  • Bolletta non pagata. In caso di mancato pagamento della fattura elettrica o qualora questa non fosse stata del tutto saldata, il gestore di energia elettrica si dovrà occupare di inviare i dovuti solleciti all’utenza entro l’anno solare.

Superato l’anno, la pratica verrà presa in carica dall’Agenzia delle Entrate e da Equitalia.

Un altro punto da chiarire sul pagamento del canone RAI riguarda le seconde case.

Chi è proprietario di più immobili pagherà l’abbonamento alla televisione soltanto di una casa se le altre sono in affitto.

In particolare, qualora la seconda casa fosse affittata, il pagamento del canone Rai in bolletta spetta gli inquilini, purché siano residenti nell’abitazione.

In caso contrario, l’appartamento figurerà come seconda casa del proprietario che avrà dunque già saldato l’importo dovuto con il pagamento del canone RAI della prima casa in cui ha ufficialmente residenza.

Canone Rai: quanto costa nel 2022

Per quest’anno, l’importo del canone RAI in bolletta continua ad essere pari a 90 euro, sempre suddiviso in 10 rate mensili di 9 euro ciascuna, da gennaio ad ottobre, a differenza del 2016, anno in cui il canone veniva corrisposto con il pagamento di 7 rate da 10 euro, da gennaio a luglio, con addebito emesso a partire dalla prima bolletta e successivamente al 1° luglio.

Gli importi potrebbero variare nel caso di nuove utenze attivate nel corso dell’anno, come predisposto dalla Circolare n.45/E dell’Agenzia dell’Entrate.

La modalità di pagamento del canone RAI avverrà secondo le stesse modalità scelte dall’utente per la bolletta della luce mentre l’addebito si baserà sulla frequenza di fatturazione della stessa.

In caso di bollette mensili la rata del canone RAI ammonterà dunque a 9€, mentre l’importo del canone addebitato in bolletta sarà pari a 18€ in caso di fatturazione bimestrale, ossia includerà la somma delle due rate del canone, mentre il restante importo verrà distribuito nelle bollette successive.

Quindi per quest’anno resta tutto invariato, ma l’anno prossimo, nel 2023, dovrebbe scattare lo stop al canone Rai in bolletta, come deciso dal nuovo Decreto Bollette 2022.

Canone Rai in bolletta: come pagare

L’addebito del canone RAI, come abbiamo visto, avviene sulle fatture emesse dalle imprese elettriche.

Oltre alla modalità scelta dall’utente per il pagamento della bolletta, il pagamento del canone Rai può avvenire con:

  • Modello F24. Nel caso in cui nessun membro della famiglia anagrafica fosse titolare di contratto elettrico di tipo domestico residenziale, il canone RAI dovrà essere pagato tramite modello F24 entro la fine di ogni anno.
    Questo è valido anche per i cittadini la cui rete di fornitura elettrica non sia interconnessa con quella di trasmissione nazionale.

In caso di rinnovo l’importo del canone, pari a 90 euro, potrà essere versato in un’unica soluzione entro la fine di gennaio, in due rate semestrali da saldare entro il 31 gennaio dell’anno di riferimento, di importo pari a 45,94€, oppure in quattro rate trimestrali, da versare entro il 31 gennaio, 31 luglio e 31 ottobre, ciascuna di importo pari a 23,93€.

In caso di nuovo abbonamento, il canone viene addebitato a partire dal mese in cui inizia la detenzione dell’apparecchio.

  • Addebito su pensione

Il canone RAI può essere versato anche tramite addebito su pensione, a patto che il reddito non superi i 18.000 euro.

Per poter usufruire di questa modalità di pagamento del canone RAI è indispensabile inoltrare la richiesta all’ente pensionistico entro il 15 Novembre dell’anno che precede l’inizio dell’abbonamento.

L’ente preposto si occuperà di comunicare all’utente l’esito della domanda e, in caso affermativo, di attestare l’avvenuto pagamento dell’importo del canone tramite apposita certificazione.

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