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Quanto consuma un condizionatore da 12000 btu?

quanto consuma un condizionatore da 12000 btu?

da Redazione | 23 Settembre 2022

Il condizionatore da 12000 BTU è quello più comunemente consigliato e acquistato dalle famiglie, in quanto essendo in grado di climatizzare una stanza di circa 40 o 50 mq (ovvero la dimensione standard moderna della zona notte o della zona giorno) è considerato di tipo “medio”. Ma quanto consuma un condizionatore da 12000 BTU? 

Prima di scoprire quanto consuma un condizionatore da 12000 BTU, partiamo con ordine: vediamo cosa è e come funziona un condizionatore, cosa sono i BTU, come capire quanti BTU siano necessari per climatizzare il proprio ambiente.

Cosa è e come funziona un condizionatore?

Per condizionatore d’aria si intende una macchina termica finalizzata, a seconda dell’esigenza, ad alzare o abbassare la temperatura di un determinato ambiente. Secondo quanto d’obbligo nell’etichetta energetica europea, la potenza di un condizionatore può essere misurata in Kw, frigorie/h o BTU/h.

Per quanto riguarda il funzionamento di un condizionatore, questo si basa sullo stesso impiegato da frigoriferi o pompe di calore: si tratta di un ciclo termodinamico dove, grazie alla presenza di un liquido refrigerante, da un lato di energia viene sottratta energia che verrà poi ceduta al lato opposto del circuito stesso.

Gli elementi essenziali che costituiscono un condizionatore sono:

  • Un compressore, finalizzato a comprimere il fluido refrigerante (e dunque ad aumentarne la pressione). Poiché il liquido refrigerante a questo stadio si trova allo stato gassoso, aumentarne la pressione equivale ad aumentarne la temperatura. Questo significa che al momento in cui il gas uscirà dal compressore avrà una temperatura maggiore rispetto a quando vi ha fatto ingresso.
  • Un condensatore, con lo scopo di condensare il gas riportandolo allo stato liquido. Durante questo passaggio (detto esotermico) il gas cede calore, il quale verrà disperso nell’ambiente tramite una superficie di scambio.
  • Un organo di laminazione: ovvero una strozzatura della condotta che può essere fissa (un tubo capillare) o variabile (come una valvola di laminazione termostatica o elettronica). Quando il liquido passa in tale strozzatura è sottoposto a perdite di carico localizzate e, dunque, la sua pressione e la sua temperatura diminuiscono.
  • Un evaporatore, ovvero uno scambiatore di calore che favorisce la vaporizzazione del liquido refrigerante. Si tratta di un processo (detto endotermico) che assorbe calore dall’esterno mediante una superficie di scambio.
  • Infine, un filtro d’aria posto atto a depurare l’aria emessa da polveri o altre particelle solide in sospensione.

Cosa sono i BTU?

I BTU (acronimo di British Thermal Unit) indicano quale sia la capacità di riscaldamento e refrigerazione di un dato condizionatore d’aria in un’unità di tempo pari ad un’ora.

Per la scelta dei BTU sono necessari alcuni calcoli, di cui parleremo nel paragrafo successivo. Tuttavia, i calcoli matematici non sono di per se sufficienti per la scelta dei BTU, ma questa si basa su vari altri fattori come, ad esempio, il volume dell’ambiente (abbiamo detto in introduzione ad esempio che un condizionatore da 12000 BTU sarà in grado di climatizzare un ambiente di circa 40 o 50 mq), l’isolamento dell’abitazione in questione e alcuni altri fattori su cui ci concentreremo in seguito.

Insomma, per la scelta dei BTU necessari sono necessarie numerose considerazioni anche di tipo tecnico, per cui è sempre meglio chiedere consiglio ad un professionista in grado di analizzare la situazione e le esigenze specifiche.

Come si calcolano i BTU necessari al condizionamento di un ambiente?

Abbiamo parlato di calcoli matematici. Detto così può sembrare qualcosa di molto complicato, ma niente paura: i calcoli sono piuttosto semplici. Le formule che esistono sono diverse, ma noi prenderemo in considerazione solo la più semplice:

BTU = mq x h x K (dove K = 100).

Per calcolare i BTU necessari sarà dunque sufficiente moltiplicare i metri cubi (mq x h) della stanza che si intende climatizzare per 100 (ovvero il numero di BTU necessari per la climatizzazione di ogni metro cubo).

Se ad esempio l’area da climatizzare è un salone di 43 mq e 2,70 m di altezza, il calcolo sarà:

BTU = 43 mq x h 2,70 x 100 = 11610

Sarà dunque necessario, per arrotondamento, un condizionatore d’aria di almeno 12000 BTU. In questi casi è sempre bene arrotondare per eccesso, in quanto acquistare un condizionatore con BTU inferiori a quelli necessari significherà non essere poi in grado di climatizzare a sufficienza l’ambiente.

Ulteriori parametri per la scelta dei BTU

Abbiamo già menzionato che di per sé il calcolo matematico non è sufficiente ad essere certi di quanti BTU necessiti il condizionatore dedito ad un ambiente specifico. Si tratta semplicemente di un parametro orientativo.

Alcuni degli altri parametri da tenere in considerazione sono:

  • l’isolamento termico dell’abitazione;
  • l‘esposizione della stanza che si intende climatizzare;
  • la superficie delle finestre;
  • il numero di persone del nucleo familiare (come indicazione generale, per ogni nucleo familiare composto da più di 4 persone si calcolano 600 BTU per ogni membro ulteriore);
  • la presenza o meno di tende o tendaggi posti a filtro della luce diretta.

Se questi parametri possono sicuramente aiutarvi nella scelta dei BTU, ricordiamo che solo il parere di un professionista potrà eliminare ogni dubbio sulla questione.

Ora che abbiamo chiarito cosa sia un condizionatore d’aria e cosa siano i BTU, rispondiamo finalmente alla nostra domanda iniziale: quanto consuma un condizionatore da 12000 BTU?

Quanto consuma un condizionatore da 12000 BTU?

I consumi di un condizionatore, come vedremo nel paragrafo successivo, sono determinati da numerosi parametri e non solamente dalla potenza della macchina (in questo caso misurata in BTU/h) o dai valori di consumo segnati in etichetta.

Se però volessimo dare un valore indicativo, un condizionatore da 12000 BTU consuma circa 1000 Watt ogni ora, valore che oscillerà da un minimo di 300 Wattora (per i modelli a risparmio energetico) fino ad un massimo di circa 1500 Wattora nel caso si tratti di modelli poco efficienti.

Cosa incide sui consumi di un condizionatore?

I consumi dei condizionatori d’aria segnati nell’etichetta energetica fanno riferimento alle condizioni di laboratorio, dove l’umidità e la temperatura hanno valori costanti. Nelle abitazioni, tuttavia, vi sono alcuni altri fattori che incidono sui consumi e sui relativi costi in bolletta, ad esempio l’esposizione della stanza (maggiore l’esposizione al sole, maggiore la difficoltà di raffrescamento) e l’ampiezza della stanza (maggiore la stanza, maggiore il lavoro e dunque il consumo del condizionatore).

Inoltre, un altro fattore importante ha a che fare con il tipo di condizionatore in questione (monoblocco o multisplit).

La classe energetica è poi, chiaramente, un altro fattore di estrema importanza quando si parla di consumi.

Un condizionatore di classe energetica  A+++ consumerà mediamente circa 160 kWh ogni anno, mentre un condizionatore di una sola classe inferiore (A++) consumerà circa 186 kWh. Quando si parla poi di classi energetiche peggiori, i consumi possono arrivare addirittura a circa 430 kWh ogni anno.

Come ridurre i consumi del condizionatore

Per assicurarsi un consumo minimo e dunque un basso costo in bolletta è necessario prestare attenzione a vari elementi.

Innanzitutto, è sempre bene optare per condizionatori di ultima generazione e classe energetica A+++. E’ poi necessario prestare grande attenzione al punto in cui il condizionatore verrà posizionato, in modo da avere la prestazione migliore con il minimo sforzo. Ancora, può essere molto utile dotarsi di sistemi di programmazione da remoto, così da poter gestire al meglio i propri consumi.

Altri consigli utili sono:

  • non impostare una temperatura eccessiva, mantenendo sempre un divario con l’esterno di non più di 8°C;
  • migliorare l’isolamento termico di ambientazione e finestre;
  • preferire i condizionatori con tecnologia inverter;
  • scegliere un condizionatore adatto all’ambiente (dunque con una potenza adeguata);
  • effettuare manutenzioni periodiche.

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