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    Quanto inquinano i social?

    Quanto inquinano i social network?

    da Redazione | 19 Ottobre 2023

    Mettere un like a un post, scrollare la homepage di un social network o inviare foto e messaggi sono azioni che ormai compiamo quotidianamente. Ma quello che non tutti sanno è che l’uso di cellulari, tablet, computer e app ha un impatto sull’ambiente non indifferente.

    Analizziamo nello specifico quanto inquinano i social e quali comportamenti possiamo adottare nel mondo digitale per ridurre le emissioni di CO2.

    Quanto inquinano i social e perché?

    Per utilizzare i social è necessario avere uno smartphone che si connetta a Internet; ciò comporta un consumo di energia notevole, legato sia alla sua ricarica che a quello necessario al funzionamento dei data center che gestiscono le applicazioni sul web e i dati. Questo si traduce in un costo in termini di emissioni.

    Con “inquinamento digitale” si intendono sia le emissioni di anidride carbonica dovute alla produzione di smartphone e altri device come tablet e pc, sia le emissioni provenienti dal loro utilizzo.

    Secondo alcune ricerche, i social, come Facebook, Instagram, Twitter, YouTube e WhatsApp, inquinano più degli aerei. Infatti, mentre gli aerei producono il 2% dell’anidride carbonica mondiale, il digitale arriva a produrne il 4% e la metà deriva proprio dai social network.

    Come sapere quanto inquinano i social?

    Una risposta la fornisce la società britannica “Compare The Market”, che come suggerisce il nome compara i servizi per mostrare quelli più convenienti, la quale ha creato un portale che consente di monitorare le emissioni di CO2 causate dai social. Non solo è possibile conoscere l’impatto ambientale a livello globale, ma anche stimare quello individuale, inserendo il tempo trascorso ogni giorno su ogni applicazione. In tempo reale si ha una stima della propria impronta ambientale “da smartphone”.

    La media del tempo speso sui social è di 2 ore e 24 minuti al giorno. Un utente ogni giorno produrrebbe un totale di 165,5 grammi di Co2, lo stesso che produce un’auto che percorre 1,4 km.

    Il totale all’anno arriva a 60 kg di anidride carbonica equivalente, lo stesso prodotto da un’auto che percorre 535 km. Queste cifre moltiplicate per gli oltre 4 miliardi di persone che usano il cellulare tutti i giorni arrivano a circa 262 milioni di tonnellate di CO2 equivalente all’anno, il che si traduce nello 0,61% dell’impatto mondiale.

    Quali sono i social più inquinanti?

    Secondo il sito Compare The Market al primo posto della classifica dei social più inquinanti si colloca TikTok. Ecco la top 5.

    1. TikTok: ogni minuto speso a scrollare i tiktok genera 2,63 grammi di emissioni.
    2. Reddit con 2,48 grammi di emissioni al minuto.
    3. Pinterest con 1,30 grammi di emissioni al minuto.
    4. Instagram con 1,05 grammi.
    5. Facebook con 0,79 grammi.

    I social meno inquinanti risultano essere Snapchat, Linkedin, Twitter, Twitch e YouTube.

    Secondo una stima della BBC un tweet lascia un’impronta di 0,2 g, mentre una mail da 1 megabyte circa 4 grammi. Guardare video online genera 300 milioni di tonnellate di anidride carbonica all’anno, pari all’1% delle emissioni globali, ecco perché TikTok è il social più inquinante e questo dato preoccupa se si considerano i contenuti virali, che vengono visionati da migliaia e migliaia di utenti.

    Bisogna tenere in considerazione che l’impatto ambientale delle piattaforme non solo dipende da quanto vengono utilizzate, ma anche dalle scelte in termini di sostenibilità prese dalle aziende che le gestiscono.

    Se internet fosse una nazione sarebbe al quarto posto dopo Cina, Stati Uniti e India per inquinamento (secondo un rapporto di Global Carbon Project).

    La sobrietà digitale

    Ora che sappiamo quanto inquinano i social, cosa possiamo fare individualmente per ridurre le emissioni e contrastare il cambiamento climatico?

    Il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani ha ricordato in una videoconferenza con circa 17 mila studenti di medie e licei che “un atto di responsabilità è capire che l’utilizzo smodato dei social non è gratis. Nessuno discute l’importanza di Internet. Come tutte le tecnologie se però è utilizzato senza sobrietà è deleterio”.

    Il ministro ha invitato i giovani ad una maggiore sobrietà digitale, invitando a postare meno e a cambiare le proprie abitudini nel mondo digitale perché anche queste contribuiscono al riscaldamento globale.

    Ha sottolineato come tutte quelle email superflue quali ad esempio quelle che contengono un solo “grazie” oppure i messaggi di buongiorno inviati su WhatsApp, se evitati sono piccoli gesti che adottati da milioni di persone possono dare un contributo nella lotta al cambiamento climatico.

    Cingolani ha inoltre evidenziato come sia fondamentale l’educazione digitale, anche in riferimento alla dipendenza che provocano i social network.

    Altre piccole azioni che possiamo compiere sono:

    • Inviare sms al posto delle chiamate.
    • Preferire i laptop ai computer desktop.
    • Rimuoverci dalle newsletter che non ci interessano.
    • Guardare video a bassa risoluzione.
    • Cancellare le app inutilizzate.

    In conclusione, basterebbe utilizzare i social, così come le tecnologie in generale, con maggiore responsabilità, attenzione e senza abusarne.

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