La sensibilità verso i temi della sicurezza e della sostenibilità ambientale hanno condotto negli ultimi anni ad una vera e propria trasformazione del settore energetico in Italia così come in Europa.
Negli ultimi dieci anni, in particolare, la produzione di energia da fonti rinnovabili ha reso le risorse naturali indispensabili per lo sviluppo sostenibile e per la salute dell’ambiente.
Apriamo quindi una piccola parentesi per capire quali sono le principali energie rinnovabili in Italia per poi analizzare gli studi sull’evoluzione della produzione di energia alternativa in Europa e nel nostro Paese.
Indice dei contenuti
Energie rinnovabili: che cosa sono e come sono prodotte
Le energie rinnovabili sono quelle forme di energia derivanti da fonti in grado di rigenerarsi, quali la luce del sole, il vento, la pioggia, le onde e le maree e il calore della terra.
Esse sono utilizzate per l’approvvigionamento di energia elettrica, oltre ad essere impiegate nel settore dei trasporti e dei servizi energetici rurali, così come per il riscaldamento e raffreddamento degli impianti idrici e dell’aria.
Le fonti di energia rinnovabile, a loro volta, si possono distinguere in programmabili (ad esempio gli impianti idroelettrici) o non programmabili (come l’energia eolica) in base alla possibilità di prevederne la produzione in rapporto alla domanda di energia.
Prima di passare ad analizzare i principali dati sulla produzione di energia elettrica e alternativa in Italia, vediamo quali sono le principali energie rinnovabili in Italia.
Energia idroelettrica
L’energia idroelettrica deriva dall’energia potenziale dell’acqua, che viene trasformata in energia elettrica grazie ad un meccanismo composto da una turbina ed un generatore.
Gli impianti, che raggiungono in Italia una potenza installata di 21,9 GW possono essere di due tipologie: ad acqua fluente se posizionati sui corsi d’acqua o a serbatoio per convogliare l’acqua in appositi condotti.
Energia eolica
L’energia eolica deriva dallo sfruttamento della forza motrice del vento che innesca la rotazione di un impianto a pale chiamato aerogeneratore producendo energia elettrica.
Gli impianti eolici in Italia, che rappresentano l’evoluzione dei mulini a vento, possono essere installati in aree collinari oppure in zone costiere e marine, in alto mare.
Il microeolico è invece caratterizzato da turbine di taglia inferiore, più adatte ad aree domestiche come i giardini.
Energia solare e termica
L’energia solare e termica è sfruttata tramite i pannelli fotovoltaici, che consentono di trasformare la radiazione dei raggi solari in energia elettrica.
La corrente continua prodotta dai moduli fotovoltaici viene infatti trasformata in corrente alternata per essere utilizzata in ambito domestico come energia elettrica.
Il solare termico, invece, è un impianto adibito alla produzione di acqua calda: esso sfrutta l’energia solare per riscaldare l’acqua sostituendo la classica caldaia e utilizzando un sistema di funzionamento tramite piani a serpentina o tubi sottovuoto.
Energia geotermica e bioenergie
Gli impianti geotermici in Italia permettono di sfruttare l’energia termica del sottosuolo utilizzando il calore degli strati più profondi della crosta terrestre per la produzione di energia elettrica.
Man mano che si scende in profondità, a temperature superiori ai 150°C, il vapore prodotto viene convogliato in una centrale con turbina dove tramite apposito generatore viene prodotta l’energia elettrica.
Le bioenergie in Italia derivano dai combustibili prodotti della biomassa solida o liquida come il cippato, gli oli vegetali o dai biogas, che alimentano veri e propri impianti a gas o a vapore.
Energia marina
L’energia marina viene prodotta dallo sfruttamento del movimento delle onde, delle correnti e dalle maree trasformando l’energia meccanica in energia elettrica.
Gli impianti in Italia sono in fase di sperimentazione, nel mondo possono essere presenti in forma sommersa con cilindri fissati ai fondali o galleggianti in mare aperto.
Quanta energia rinnovabile si produce in Italia?
I dati relativi alla produzione e ai consumi di energia elettrica sono registrati annualmente da Terna, la società che gestisce la rete di trasporto nazionale e che si occupa di redigere ogni anno il bilancio elettrico. Altre fonti ufficiali italiane attendibili e consultate sono rappresentate dal GSE (Gestore Servizi Energetici), principale promotore delle fonti rinnovabili, e dall’International Energy Agency, che si occupa di redigere rapporti locali sulle energie rinnovabili.
La produzione di energia elettrica in Italia è sempre più derivante dalle fonti rinnovabili ossia dallo sfruttamento dell’energia geotermica, idroelettrica, eolica, dalle biomasse e da quella solare.
In particolare, nel 2023 secondo i dati Terna, la produzione di elettricità in Italia è avvenuta per quasi il 44% grazie alle fonti green, ovvero idroelettrico, eolico, solare, biomasse e geotermico, registrando un aumento dell’11% rispetto all’anno precedente. Questo dato record si deve principalmente al crollo della domanda di elettricità ma il confronto con i partner europei non è positivo, ad esempio Germania e Spagna, hanno superato la soglia del 50% di rinnovabili.
Un po’ di numeri sulle energie rinnovabili in Italia: più di un terzo del fabbisogno energetico elettrico italiano arriva oggi da fonti rinnovabili, ovvero circa il 110 terawattora. L’idroelettrico è al 42% del totale, poi c’è il fotovoltaico, con una quota parte del 20%, cresciuto in maniera significativa tra il 2011 e il 2013. L’eolico, che al momento arriva al 16%, mostra il trend di crescita più saldo. Infine, ci sono le bioenergie (al 17%), mentre resta ancora bassa l’energia geotermica, attualmente al 5%.
Secondo il Rapporto semestrale Energia e clima in Italia (GSE), a fine giugno 2023 si è registrata una crescita del fotovoltaico: 1,4 milioni di impianti e 27 GW di potenza installata (+16% di impianti installati e +9% di potenza rispetto a fine 2022, concentrata principalmente nel settore residenziale).
Nel 2022 sono aumentati gli impianti eolici in numero (+3%) e potenza (+5%) rispetto al 2021.
Eolico e fotovoltaico fanno ben sperare in sempre maggiori investimenti nel settore a vantaggio di una maggiore sostenibilità ambientale. L’Italia si è posta come obiettivo di raggiungere, entro il 2030, il 60% di consumi da fonti rinnovabili.
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